In Burkina Faso, ritardi nella costruzione della Basilica di Nostra Signora di Yagma
Stenta a vedere la luce l’attesa basilica di Nostra Signora di Yagma, una delle principali
mete di pellegrinaggi del Burkina Faso. Dopo 17 anni di cantieri più volte interrotti,
la costruzione del grande santuario ha subito una nuova battuta di arresto per mancanza
di fondi. La località dove attualmente sorge una grotta con una statua della Vergine,
attira da 40 anni migliaia di pellegrini da tutto il Paese. Nel 1971 questo luogo
è stato ufficialmente proclamato dalla Conferenza episcopale “Centro di pellegrinaggio
nazionale”. L’inizio dei lavori di costruzione della basilica, auspicata da Giovanni
Paolo II durante la sua seconda visita pastorale nel Paese nel 1990, risale al 1991.
Le difficoltà finanziarie hanno tuttavia ritardato a più riprese l’avanzamento dell’opera.
Questo nonostante la generosità dei fedeli, in particolare dell’Associazione degli
imprenditori cattolici del Burkina Faso (Acathab) che hanno contribuito sostanziosamente
alla sua realizzazione. È di questi giorni la notizia dell’ultima battuta di arresto:
secondo il quotidiano del Paese africano “Le Pays” all’appello mancano circa 468 mila
euro. Il nuovo intoppo non scoraggia comunque l’arcivescovo di Ougadougou, mons. Jean
Marie Untaani Compaoré che si dice fiducioso: “Il nostro obiettivo – sottolinea il
presule - resta quello di completare la chiesa di Yagma, con i nostri tempi e i nostri
mezzi”. La speranza è che i lavori interni termineranno entro il 15 agosto, in tempo
per la Messa dell’Assunzione. (L.Z.)