2008-05-22 15:39:16

Dedicata a Dante Alighieri la 63.ma Sagra Musicale Umbra


E’ dedicata a Dante Alighieri la 63.ma edizione della Sagra Musicale Umbra, Festival di musica sacra e spiritualità presentato ieri a Roma e oggi a Perugia. Il cartellone, dal 12 al 26 settembre, spazia dal gregoriano alla musica medievale, a due prime esecuzioni assolute di Salvatore Sciarrino e Roger Marsch, accanto a conferenze ed eventi. Una rarità, la proiezione di due film muti datati 1910 sulla Divina Commedia, proposti grazie alla Filmoteca Vaticana. Arianna Voto ha intervistato il direttore artistico del festival, il musicologo Alberto Batisti:RealAudioMP3


R. – Credo che se ci sia un momento di riscoperta di Dante, un nuovo interesse ed una rinascita soprattutto di lettura di Dante Alighieri, al di là di tutto l’uso spettacolare che se ne sta facendo, è bene che venga approfondito anche sul piano della musica. E’ la tradizione spirituale, in senso lato naturalmente, che vuol dire musica sacra, ma anche tutto quello che attiene poi anche alla spiritualità in generale, su cui si fonda la Sagra Musicale Umbra da sempre e credo, quindi, che avesse anche diritto di entrare in questa materia dantesca, perchè gli aspetti musicali collegati alla figura di Dante, dal 1300 e fino ad arrivare ai nostri giorni, sono tanti e meritano anche una impaginazione da Festival. D’altra parte un Festival deve essere tematico.

 
D. – Cos’è antico e cosa è nuovo di Dante?

 
R. – Io credo che di antico ci sia ovviamente tutto il sapore e la profondità del suo tempo e l’enorme bagaglio di cultura che Dante porta con sé, ma credo che di attuale ci sia tutto: Dante è davvero un poeta che parla a tutte le epoche e probabilmente in particolare alla nostra, proprio perché questa rappresentazione contrastata del suo tempo e del sorgere in qualche modo di un “homo novus”, che sarà poi l’uomo del Rinascimento di lì ad un secolo, io credo ci assomigli molto.

 
D. – E questa è forse anche po’ la fortuna musicale di secoli anche molto lontani da lui, come l’Ottocento…

 
R. – L’Ottocento romantico e curiosamente non per via italiana, ma più per via tedesca, partendo da Hegel e da quello che Hegel ha scritto nella sua “Estetica” a proposito di Dante Alighieri, credo che sia fondato davvero sul mito di Dante, anche per la costruzione di alcuni miti moderni, come per esempio il Mito di Faust. E non a caso Liszt scrive una sinfonia a Faust ed una sinfonia a Dante. I due elementi sono strettamente collegati fra loro.







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