2008-05-22 15:47:27

Ban Ki-moon in Myanmar chiede alla Giunta di aprire agli aiuti internazionali


Missione in Myanmar per il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, giunto stamani a Yangon per cercare di convincere la giunta militare ad accettare gli aiuti internazionali dopo il devastante passaggio del ciclone "Nargis". Qualche risultato è stato raggiunto: è atterrato, infatti, il primo dei dieci elicotteri del PAM, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. Il servizio di Maria Grazia Coggiola: RealAudioMP3

Dopo aver incontrato il primo ministro birmano, Thein Sein, in mattinata Ban Ki-moon è partito in elicottero per le zone devastate del delta meridionale dell’Irrawaddy, dove circa due milioni di superstiti del ciclone "Nargis" si trovano da tre settimane in condizioni disperate. Il segretario generale dell’ONU farà sosta nelle città di Bogalay e a Labutta, le più colpite, per rendersi conto della gravità delle emergenze ed anche per portare un messaggio di speranza, come ha detto in mattinata, durante una preghiera, nella principale pagoda di Yangon. A causa dei ritardi e delle restrizioni della giunta militare solo il 25 per cento degli aiuti internazionali sarebbe arrivato agli sfollati. Secondo gli esperti dell’ONU, alcune navi militari francesi e statunitensi sono ancora bloccate al largo. Il principale scopo di Ban Ki-moon - che domani dovrebbe recarsi nella città di Naypyidaw per incontrare il generale Than Shwe - è quello di convincere il regime ad accettare pienamente l’aiuto della comunità internazionale. Alla vigilia della sua visita c’è stato qualche segnale positivo. Il primo di dieci elicotteri del PAM, il Programma Alimentare Mondiale, è atterrato stamattina a Yangon e sarà utilizzato per trasportare viveri e generi di prima necessità nei villaggi più inaccessibili. Il PAM ha a disposizione anche chiatte, camion, e spera nei prossimi giorni di accelerare la distribuzione di cibo, kit per la depurazione dell’acqua e medicine, di cui i sopravvissuti hanno assolutamente bisogno per affrontare le prossime settimane, quando inizieranno le piogge monsoniche.

Cina-terremoto
E’ stato aggiornato il bilancio del terremoto che ha colpito la Cina. Sono oltre 51 mila le vittime, 29 mila i dispersi e 4 mila gli orfani nella sola regione del Sichuan. E’ salito anche il numero dei feriti che sono 288 mila mentre circa cinque milioni di persone sono rimaste senza casa. Novità a livello politico: la stampa cinese ha affermato che le relazioni con Taiwan stanno migliorando dopo l’insediamento di Ma Ying-Jeou alla presidenza dell’isola.

Iraq
Prosegue l’ondata di violenza in Iraq. Otto civili, tra questi due bambini, hanno perso la vita a Baiji dopo un raid aereo americano diretto contro postazioni di Al Qaeda. Il comando statunitense ha espresso rammarico per quanto accaduto ed ha reso noto che è stata aperta un’inchiesta. Due i giornalisti uccisi in due diversi incidenti a Baghdad e nella provincia di Diyala, uno di loro era stato rapito due giorni fa.

Petrolio-record
Ennesimo primato per il prezzo del petrolio che sui mercati asiatici ha superato la soglia dei 135 dollari al barile. Stessa quotazione per il Brent, il greggio di riferimento europeo, che sulla piazza di Londra si è portato a 135,09 dollari. A pesare sia la debolezza del biglietto verde che i dati americani sulle scorte diffusi ieri.

Italia-politica
Confronto aperto nel mondo politico sulle importanti decisioni adottate ieri dal Consiglio dei ministri, che si è svolto a Napoli. A far discutere sono in particolare il pacchetto sicurezza, le misure fiscali e il decreto per affrontare l’emergenza rifiuti in Campania. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Rottura con il passato. Il ritorno dello Stato. Sono i titoli di alcuni editoriali di giornali autorevoli e peraltro non sempre benevoli con il centrodestra e con il suo leader Berlusconi. E’ questo il segno di una complessiva apertura di credito rispetto ai provvedimenti adottati ieri dal primo Consiglio dei ministri operativo che, come annunciato da tempo, si è svolto a Napoli. Una città il cui centro per l’occasione è stato ripulito dalla spazzatura, ma che ha vissuto anche la protesta di ambientalisti, centri sociali e comitati di quartiere. Sull’emergenza rifiuti il governo ha comunque confermato la linea dura. Ha nominato sottosegretario ad hoc con pieni poteri il capo della protezione civile Bertolaso che da oggi attiverà nelle cinque province della regione sette nuove discariche. I siti saranno aree di interesse strategico nazionale e perciò protetti dai militari. Chiunque si renderà promotore di disordini contro la realizzazione di queste discariche rischia fino a cinque anni di carcere. Saranno anche costruiti quattro termo-valorizzatori. E se la sinistra parla di svolta autoritaria, sostanziale consenso arriva da Partito Democratico e UDC, che sono invece più critici sul pacchetto sicurezza presentato dal ministro dell’Interno Maroni. In particolare contestano l’introduzione del reato di immigrazione clandestina con una pena da sei mesi a quattro anni. Per i clandestini che delinquono, pena aumentata di un terzo. Tali misure sono contenute in un disegno di legge che dovrà essere esaminato dal Parlamento, così come la decisione di istituire la banca dati del DNA accessibile anche a livello europeo. Ci sarà invece un nuovo decreto flussi per sanare la posizione di colf e badanti. Quanto al pacchetto fiscale, comprende l’eliminazione dell’ICI sulla prima casa, già a partire da giugno; e la detassazione degli straordinari, misura che sarà avviata a luglio e dalla quale sono esclusi gli statali. Il governo ha anche raggiunto un accordo con le banche a favore delle famiglie che potranno rinegoziare il loro mutuo a tassi variabili. Per il "governo ombra" del PD sui salari si può fare di più e meglio. Apprezzamenti dal sindacato con l’eccezione della CGIL, e anche da Confindustria. Questa mattina, nel suo primo discorso da presidente, Emma Marcegaglia ha definito la crescita zero la vera malattia da curare ma, osserva il numero uno degli industriali, l’Italia può rinascere.

 
Somalia
Stanno bene Giuliano Paganini e Iolanda Occhipinti, i due italiani rapiti ieri in Somalia. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Frattini che ha chiesto prudenza nella diffusione di notizie che possano compromettere l’incolumità dei sequestrati, per i quali sono stati già avviati contatti con i rapitori. Nel Paese africano, intanto, la situazione a livello di sicurezza rischia di precipitare, il leader delle deposte Corti islamiche ha affermato che il suo movimento, sconfitto nel 2006 dalle truppe etiopiche venute in aiuto alle milizie governative, riconquisterà la Somalia.

Georgia
All’indomani delle elezioni parlamentari in Georgia, il presidente Mikhail Saakashvili si è proclamato vincitore, dichiarando che il suo partito, il Movimento Nazionale Unito, ha “sostanzialmente ottenuto la maggioranza costituzionale”. Saakashvili avrebbe ottenuto, secondo gli ultimi dati, il 63 per cento dei consensi mentre l’opposizione soltanto il 14. Quest’ultima ha denunciato brogli elettorali e ha contestato la legittimità dello scrutinio. Oltre un migliaio di manifestanti si sono raccolti nelle strade di Tblisi per protestare contro l’esito delle elezioni definite "corrette" dall’OSCE, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa.
 Russia
Primo viaggio all’estero per il nuovo presidente russo Dmitri Medvedev, partito oggi per il Kazakistan. Per due giorni il capo del Cremlino si fermerà nella capitale Astana e poi proseguirà per la Cina, dove si fermerà fino al 24 maggio. Per quanto riguarda l'Europa, Medvedev ha annunciato che la sua prima visita sarà in Germania agli inizi di giugno.

Francia-scioperi
Giornata di mobilitazione in tutta la Francia. Sono ottanta le manifestazioni indette dai sindacati per protestare contro il progetto di riforma delle pensioni che prevede anche l’innalzamento a 41 anni del periodo contributivo. Nonostante le pressioni, il governo Sarkozy si è detto pronto a difendere il piano.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Virginia Volpe)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 143

 
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