Garantire a tutti l’acqua potabile: l’appello del cardinale Martino, durante la
presentazione del Padiglione della Santa Sede all’Expo di Saragozza sul tema “Acqua
e sviluppo sostenibile”
Presentato stamani nella Sala Stampa vaticana, il Padiglione della Santa Sede all’Expo
di Saragozza 2008, incentrato sul tema “Acqua e sviluppo sostenibile”. L’evento culturale
internazionale si terrà nella cittadina iberica dal 14 giugno al 14 settembre. Il
14 luglio sarà la giornata dell’Expo dedicata alla Santa Sede. Alla presentazione
di stamani sono intervenuti, tra gli altri, il cardinale Renato Raffaele Martino,
presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e mons. Manuel Ureña
Pastor, arcivescovo di Saragozza. Il servizio di Alessandro Gisotti:
La
dignità umana comporta l’obbligo di proteggere i doni dai quali tutti dipendiamo a
partire dall’acqua, elemento essenziale per la vita: è questo il messaggio che la
Santa Sede vuole lanciare con la sua presenza all’Expo di Saragozza. Nel suo intervento,
il cardinale Renato Raffaele Martino ha sottolineato quanto la
Dottrina sociale della Chiesa mostri attenzione per il tema dell’acqua e dello sviluppo
sostenibile: “L'utilizzo dell'acqua e dei servizi che vi
sono connessi deve essere volto al soddisfacimento dei bisogni di tutti, in particolare
di coloro che vivono in povertà. Un accesso limitato all'acqua potabile sicura incide
sul benessere di un numero enorme di persone ed è spesso causa di malattie, sofferenze,
conflitti, povertà e anche di morte”. Nel
quadro dell’Expo, ha proseguito il presidente di Giustizia e Pace, la Santa Sede e
l’arcidiocesi di Saragozza terranno un importante Congresso sul tema “La questione
ecologica: la vita dell’uomo nel mondo”. Il Congresso svilupperà gli aspetti teologici
dell’ambienteche riguardano la responsabilità dell’umanità in
risposta al comandamento di Dio di esercitare il dominio sul creato. L’acqua potabile,
ha detto il porporato, deve essere riconosciuta come elemento essenziale per la vita
di ogni essere umano: “Queste necessità sono state
messe drammaticamente alla ribalta coi disastri abbattutisi sui popoli di Myanmar,
col ciclone Nargis, il 3 maggio, e col terremoto in Cina, la scorsa settimana. Terribile
è stata la perdita di vite umane, di cui non sappiamo ancora l’esatto numero, mentre
i sopravvissuti continuano a lottare con la scarsità di acqua potabile e la mancanza
di un tetto e di cibo”. Il cardinale
Martino – che rispondendo ai giornalisti ha messo in guardia da visione catastrofiste
sul futuro del pianeta – ha auspicato che l’Expo di Saragozza aumenti la consapevolezza
sull’importanza dell’acqua nella vita del mondo:
“Noi
crediamo che se saremo capaci di aiutare tutti a comprendere il dono dell'acqua e
la relazione spirituale e fisica che abbiamo con esso, potenzieremo il ruolo dell'umanità
nella protezione dell'acqua. E' quindi decisivo comprendere quanto prezioso sia questo
dono affidato all'umanità”. Ha
quindi preso la parola l’arcivescovo di Saragozza, mons. Manuel Ureña Pastor: R.
– La Iglesia atraves…“La Chiesa attraverso la Santa Sede – ha detto il presule
- è presente alla Expo di Saragozza per due ragioni. In primo luogo, per la dimensione
metafisica e religiosa dell’acqua e in secondo luogo, perché l’acqua è legata intrinsecamente
alla vita dell’uomo nella terra e ancora alla vita della stessa terra. Di conseguenza,
l’acqua influenza la dignità dell’uomo ed entra appieno come oggetto formale nella
Dottrina sociale”. L’arcivescovo di Saragozza ha inoltre ribadito che per la Chiesa
il diritto all’acqua potabile è “un imperativo morale e politico”. Gratitudine da
parte del governo spagnolo per il padiglione è stata espressa dall’ambasciatore presso
la Santa Sede, Francisco Vázquez Vázquez. Una presenza, ha spiegato,
che arricchisce l’Esposizione di Saragozza:
R. –
La voce della Chiesa sarà una volta ancora più importante e apporterà all’Esposizione
un messaggio di universalità e globalizzazione, coincidenti con gli obiettivi che
persegue la riunione di Saragozza.
Il padiglione
della Santa Sede a Saragozza ha una superficie di 550 metri quadrati e guiderà i visitatori
lungo un percorso riflessivo e spirituale sul tema dell’acqua, suddiviso in tre tappe:
“Acqua, vita e speranza”, “Acqua ed arte nella storia della Salvezza” e “Acqua un
bene di tutti e per tutti”. Ben 38 i capolavori in mostra nel padiglione provenienti
dai Musei Vaticani, dalla Basilica di San Pietro e da diocesi e musei spagnoli. Tra
le opere nel padiglione spicca il fonte battesimale nel quale il Papa amministra il
Sacramento del Battesimo, durante la Veglia pasquale.
Nel
suo intervento, il sindaco di Saragozza, Juan Alberto Belloch Julbe, ha affermato
che l’Expo s’incentra sui valori e in tale contesto si inserisce la presenza della
Santa Sede e il congresso internazionale sull’ecologia. Infine, il commissario generale
dell’Esposizione di Saragozza, Emilio Fernández-Castaño, ha messo l’accento sull’universalità
di questo evento a cui prenderanno parte oltre cento nazioni di cinque continenti.
Ed ha ribadito che tale evento rappresenta una straordinaria occasione d’incontro
su un tema fondamentale per l’umanità come l’acqua e lo sviluppo sostenibile.