Siate ‘specialisti’ dell’ascolto di Dio: così il Papa ai canonici della cattedrale
di San Lorenzo; ai religiosi l’invito pressante a educare i giovani
Ancora la gioventù in primo piano nell’incontro del Papa - che è seguito nella Cattedrale
di San Lorenzo - con i canonici del Capitolo metropolitano e con i religiosi e le
religiose dell’arcidiocesi. “Vi raccomando - ha detto loro il Santo Padre - soprattutto
l’educazione dei ragazzi e dei giovani”. Benedetto XVI è stato accolto nella Cattedrale
dal vescovo ausiliare, Luigi Ernesto Palletti, dal preside del Capitolo mons. Mario
Grone e dal delegato diocesano per la Vita Consacrata padre Domenico Rossi. Il servizio
di Roberta Gisotti.
“Eccomi
tra voi cari amici per incoraggiarvi” ad essere missionari permanenti, ha esordito
Benedetto XVI rivolto ai canonici e alla grande famiglia della Vita consacrata, ricordando
la “ricca tradizione di santità e di generoso servizio ai fratelli”, offerto nei secoli
passati dalla Chiesa di Genova:
“Ma anche ora, nonostante le difficoltà
che la società sta attraversando, è forte la passione evangelizzatrice nelle vostre
comunità”. Poi l’invito a coltivare
“lo stesso spirito missionario che ha animato San Paolo con una costante formazione
spirituale, ascetica e pastorale:
“E’ necessario
soprattutto che diventiamo ‘specialisti’ dell’ascolto di Dio, ed esempi credibili
di una santità che si traduca in fedeltà al Vangelo senza cedimenti allo spirito del
mondo”. Quindi un sollecito particolare ai canonici: “ricordate
- ha detto loro - che tutto in noi trae vigore dalla preghiera personale e liturgica”,
e alle persone consacrate un grazie per una “presenza antica e sempre nuova, nonostante
– ha sottolineato - la diminuzione dei numeri e delle forze”. Abbiate dunque fiducia
– ha proseguito – perché “i tempi nostri non sono quelli di Dio e della Sua Provvidenza”.
Per questo “è necessario pregare e crescere nella santità personale e comunitaria”,
e continuare nelle opere, tra i poveri, i malati, le famiglie, i bambini":
“Vi
raccomando soprattutto l’educazione dei ragazzi e dei giovani: voi sapete che la sfida
educativa è quella più urgente, perché senza un’autentica educazione dell’uomo non
si va lontano”. Si tratta di sostenere i genitori, le parrocchie,
i gruppi ed anche le scuole cattoliche “grande tesoro della comunità cristiana e vera
risorsa del Paese”. Ha rammentato infine Benedetto XVI che
Genova conta ben sei Pontefici, tra i quali Benedetto XV, il Papa della pace, citando
a suggellare questo incontro il suo insegnamento: “ciò che rende la parola umana capace
di giovare alle anime è la grazia di Dio”. Quindi prima di lasciare lacattedrale
la sosta davanti alla tomba del cardinale Giuseppe Siri.