2008-05-18 14:51:21

Si è concluso a Rocca di Papa il seminario dei vescovi sui movimenti ecclesiali


Si è chiuso ieri pomeriggio, dopo l’atteso incontro con Benedetto XVI, il seminario di studi per i vescovi promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, dal titolo “Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore”. Nel suo intervento il cardinale vicario di Roma, Camillo Ruini, ha sottolineato da una parte ciò che i pastori attendono dai movimenti - l’impegno sulle frontiere dell’evangelizzazione, retta fede e concreta comunione ecclesiale, l’essere attenti e duttili rispetto ai segni dei tempi - dall’altra ciò che i vescovi devono evitare: l’esclusivismo della Chiesa locale e gli eccessi di programmazione pastorale. A seguire mons. Léonard, arcivescovo di Namur in Belgio, nel delineare i rapporti tra vescovi e movimenti, ha ricordato come la sensibilità personale del vescovo non possa essere la misura definitiva del discernimento, e come i nuovi carismi – così come in precedenza quelli antichi – servano la chiesa locale già con la loro stessa esistenza. Julián Carrón, presidente della fraternità di Comunione e Liberazione, ha evidenziato come pastori e movimenti si trovino di fronte alla stessa sfida, quella della scristianizzazione, o detto in altri termini, dell’aver relegato la fede ai margini dell’esistenza, fino a considerarla ‘inutile’ per la vita stessa dell’uomo. E dunque la sfida per tutti è quella di dare non risposte ‘corrette’, ma risposte ‘efficaci’. Una di queste risposte è il continuo fiorire di nuove realtà ecclesiali, in particolare in America Latina, come è emerso dalla testimonianza di Moysés Louro de Azevedo Filho, fondatore della Comunità Cattolica Shalom, nata in Brasile. “Dio è passato in questi giorni in mezzo a noi – ha concluso il cardinale Rylko, presidente del Consiglio – il lavoro vero comincia adesso”. (S.G.)







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