L'incontro del Papa con i giovani a Genova: "arrendetevi all'amore di Cristo! Non
seguite le mode e i falsi miti!". All'Angelus appello contro le munizioni a grappolo
Dopo la visita al Gaslini il Papa si è recato in Piazza Matteotti per l'incontro con
i giovani e la recita dell'Angelus. Ce ne parla Sergio Centofanti. I
giovani partecipano con entusiasmo all’incontro con il Papa sotto una pioggia scrosciante
e Benedetto XVI li ringrazia:
“Carissimi giovani,
purtroppo la pioggia mi perseguita in questi giorni, ma prendiamola come segno di
benedizione, di fecondità per la terra, anche come simbolo dello Spirito Santo che
viene e rinnova la terra, anche la terra secca delle nostre anime”.
“Siate
sempre giovani!”: questo l’invito del Papa che tuttavia sottolinea come “la giovinezza,
quella vera” non sia questione di anni o di efficienza: non vuol dire essere alla
moda o seguire “miti appariscenti” e “menzogne diffuse” ma essere buoni e generosi.
E “la bontà vera è Gesù”. Purtroppo - aggiunge - ci sono giovani “che sono vecchi
dentro … pur non mancando di beni terreni”. Manca loro “la cosa più importante, quel
‘qualcosa’ che veramente riempie l’anima”. E ci sono quelli che vogliono rimanere
giovani a tutti i costi e “si mascherano da giovani, anche se il tempo della giovinezza
è … visibilmente passato”. Ma “perché – si chiede il Papa - è bello essere giovani?”:
“La
gioventù ha ancora tutto il futuro davanti a sé. Tutto è futuro – tempo di speranza.
E il futuro è pieno di promesse. Ad essere sinceri, dobbiamo dire che per molti il
futuro è anche oscuro, pieno di minacce. Ci si domanda: ‘Troverò un posto di lavoro?
Troverò una casa? Troverò l’amore? Quale sarà il mio vero futuro?’ E davanti a queste
minacce il futuro può anche apparire come un grande vuoto. Perciò molti vogliono arrestare
il tempo per paura di un futuro nel vuoto; vogliono subito consumare tutte le bellezze
della vita – e così l’olio della lampada è consumato quando la vita comincerebbe.
E’ importante scegliere le vere promesse, che aprono al futuro – anche con rinunce.
Chi ha scelto Dio ha ancora nella vecchiaia un futuro senza fine e senza minacce davanti
a sé”.
Ed è Gesù è la scelta fondamentale per
restare giovani:
“Lui, Lui solo, è l’Amico che
non tradisce mai. Fedele fino al dono della vita in Croce. Arrendetevi al suo amore!
Come portate scritto sulle magliette preparate per questo incontro:‘scioglietevi’
davanti a Gesù, perché solo Lui può sciogliere le vostre ansie e i vostri timori e
colmare le vostre attese. Egli ha dato la vita per noi, ognuno di noi”.
Ma
per conoscere veramente Gesù – ha detto il Papa - bisogna seguirlo da vicino, non
da lontano. Occorre incontrarlo nella preghiera, nella vita sacramentale, nel Vangelo
meditato personalmente e nella grande comunione della Chiesa, nell’incontro con i
poveri:
“E solo così, conoscendo personalmente
Gesù possiamo comunicare questa nostra amicizia agli altri. Possiamo superare l’indifferenza.
Perché anche se appare invincibile qualche volta l’indifferenza, e sembra che non
si abbia bisogno di Dio, in realtà tutti sanno che qualcosa manca nella loro vita.
E solo avendo scoperto Gesù capiscono: 'Era questo che aspettavo'. E noi quanto più
siamo realmente amici di Gesù, tanto più possiamo aprire il cuore anche agli altri,
perchè anche loro diventino veramente giovani, avendo cioè davanti a sé un grande
futuro”.
Al termine dell’incontro
il Papa, dando appuntamento ai giovani per la GMG di Sydney, consegna ad
alcuni di loro il Vangelo come segno di un mandato missionario:
“Andate,
carissimi giovani, negli ambienti di vita, nelle vostre parrocchie, nei quartieri
più difficili, nelle strade! Annunciate Cristo Signore, speranza del mondo. Quanto
più l’uomo si allontana da Dio, la sua Sorgente, tanto più smarrisce se stesso, la
convivenza umana diventa difficile, e la società si sfalda. State uniti tra voi, aiutatevi
a vivere e a crescere nella fede e nella vita cristiana, per poter essere testimoni
arditi del Signore. State uniti, ma non rinchiusi. Siate umili, ma non pavidi. Siate
semplici, ma non ingenui. Siate pensosi, ma non complicati. Entrate in dialogo con
tutti, ma siate voi stessi. Restate in comunione con i vostri Pastori: sono ministri
del Vangelo, della Divina Eucaristia, del perdono di Dio. Sono per voi padri e amici,
compagni della vostra strada. Voi avete bisogno di loro, e loro – noi tutti – abbiamo
bisogno di voi. Ciascuno di voi, cari giovani, se resta unito a Cristo e alla Chiesa
può compiere grandi cose”.
Il Papa ha quindi
recitato con i giovani la preghiera dell’Angelus e li ha invitati a confidare in Maria
ricordando le parole della Vergine al pastore Benedetto Pareto sul finire del 1400
esortandolo a costruire un santuario sul monte Figogna, luogo dell’apparizione:
“’Confida
in me! I mezzi non ti mancheranno. Con il mio aiuto tutto ti sarà facile. Mantieni
solo ferma la tua volontà’. ‘Confida in me!’ Questo ci ripete oggi Maria”.
Dopo
la preghiera mariana il Papa ha ricordato che domani si svolgerà a Dublino “un importante
evento”: la Conferenza diplomatica sulle munizioni a grappolo, convocata allo scopo
di produrre una Convenzione che interdica questi micidiali ordigni:
“Auspico
che, grazie alla responsabilità di tutti i partecipanti, si possa giungere ad uno
strumento internazionale forte e credibile: è necessario infatti rimediare agli errori
del passato ed evitare che si ripetano in futuro”.