Terremoto in Cina: 14 mila persone ancora sotto le macerie
Parla di oltre 21.500 morti l’ultimo bilancio ufficiale del terribile sisma che lunedì
scorso ha colpito la provincia cinese del Sichuan. Il governo centrale tuttavia, prevede
un bilancio in continua crescita, fino a 50 mila morti. Oltre 14 mila persone sono
ancora sotto le macerie, mentre sono 60 mila i feriti di cui 12.500 in gravi condizioni.
Il governo ha annunciato un'inchiesta sui numerosi edifici scolastici distrutti in
questi giorni. Via libera inoltre alle adozioni dei bambini rimasti orfani anche da
parte di cittadini stranieri. Il presidente Hu Jintao, che oggi si è recato nelle
aree colpite dove in queste ore si è registrata una nuova scossa di assestamento,
ha ribadito che bisogna “moltiplicare gli sforzi” per salvare il maggior numero possibile
di vite umane. Proprio sul fronte dei soccorsi, che vedono impegnati 130 mila soldati
cinesi, le autorità di Pechino continuano ad autorizzare l’ingresso nel Paese di squadre
specializzate provenienti oltre che dal Giappone anche da Taiwan, dalla Russia, dalla
Corea del Sud e da Singapore. Intanto, è stato accolto molto positivamente l’appello
lanciato da Benedetto XVI per i terremotati al termine dell’udienza generale di mercoledì
scorso. L’agenzia Fides riporta la testimonianza di un sacerdote di Pechino che ringrazia
il Papa che – ha affermato – “ci ha dato una carica di energia in tutti i sensi”.
In questo quadro prosegue l’impegno della Caritas. Rappresentati dell’ente caritativo
cattolico francese e tedesco, che hanno confermato una donazione di 150 mila euro,
oggi a Parigi incontrano i colleghi cinesi per mettere a punto il coordinamento degli
aiuti. Notevole anche l’impegno della comunità cattolica cinese attraverso la preghiera
e la raccolta di fondi: nelle chiese di Pechino infatti, tutte le cassette delle offerte
portano la scrittura “aiuti ai terremotati”. Sostegno e preghiere anche da parte della
diocesi di Hong Kong che ha indicato domenica 18 e domenica 25 maggio come “giornate
speciali” per la raccolta di fondi a favore della popolazione colpita dal violento
terremoto. (E. B.)