2008-05-16 13:51:37

La Preghiera a Nostra Signora di Sheshan: il Papa invoca la Vergine perché i cinesi non temano mai di annunciare Gesù


La Sala Stampa vaticana ha reso noto oggi la "Preghiera del Papa a Nostra Signora di Sheshan", scritta per la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina di sabato prossimo, 24 maggio. Il testo, pubblicato in cinese, è disponibile anche in italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese e tedesco. Ce ne parla Sergio Centofanti.RealAudioMP3


Il Papa eleva la sua preghiera alla Vergine di Sheshan, il celebre santuario mariano che sorge in Cina nei pressi di Shanghai. Le chiede di sostenere “l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù”.

 
La preghiera, per desiderio di Benedetto XVI, sarà pronunciata in tutto il mondo il 24 maggio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel santuario mariano di Sheshan. In questo giorno si celebrerà la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina come chiesto dal Papa nella Lettera inviata l’anno scorso ai cattolici cinesi. Allora il Pontefice chiedeva ai fedeli di tutti i continenti di pregare per i cinesi, chiedendo per loro “il dono della perseveranza nella testimonianza” nella certezza che le loro “sofferenze passate e presenti per il santo Nome di Gesù” e la loro “ intrepida lealtà al Suo Vicario in terra saranno premiate, anche se talvolta tutto possa sembrare un triste fallimento”.

 
Nella “Preghiera a Nostra Signora di Sheshan” il Papa ricorda che Maria, rimasta ai piedi della Croce sul Calvario, è diventata “in maniera nuova, Madre di tutti coloro che accolgono nella fede” Gesù “e accettano di seguirlo prendendo la sua Croce sulle spalle”.

 
La invoca quindi come “Madre della speranza” perché doni ai suoi figli “la capacità di discernere in ogni situazione, fosse pur la più buia, i segni della presenza amorosa di Dio”.

 
Implora la sua protezione perché guidi il Popolo di Dio “con sollecitudine materna
sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini”.

 
Nella statua che sovrasta il Santuario di Sheshan – ricorda il Pontefice - Maria sorregge in alto il Figlio, “presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto d’amore” e, concludendo la sua preghiera, La invoca perché aiuti “i cattolici cinesi ad essere sempre testimoni credibili di questo amore, mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa”.







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