Istituita a Roma la prima "parrocchia personale" per i fedeli legati alla Messa in
latino anteriore alla riforma del 1970
Una parrocchia nel centro di Roma nella quale poter partecipare alla Messa celebrata
in latino, secondo il Messale Romano promulgato dal Beato Giovanni XXIII nel 1962.
Si tratta della chiesa capitolina della Santissima Trinità dei Pellegrini, eretta
nei giorni scorsi come “parrocchia personale” sulla base di un decreto del cardinale
vicario, Camillo Ruini, e affidata alla cura della Fraternità sacerdotale San Pietro.
L’Osservatore Romano, che ne dà notizia, riferisce anche le parole del cardinale Darío
Castrillón Hoyos, presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, che ha definito
“importante” l’atto che applica a Roma il Motu Proprio Summorum Pontificum, promulgato
da Benedetto XVI nel luglio 2007. “È un atto disposto dal Papa per la diocesi di Roma
- spiega il cardinale Castrillón Hoyos - che ha un valore in sé, nel progressivo percorso
in atto dell'applicazione del Motu Proprio sull'uso della liturgia romana anteriore
alla riforma effettuata nel 1970”, con particolare riguardo per le necessità spirituali
dei fedeli legati alla precedente tradizione liturgica latina: in particolare, quelli
collegati alla Fraternità fondata da monsignor Marcel Lefebvre, che desiderano rimanere
uniti al Successore di Pietro nella Chiesa cattolica. Inoltre, aggiunge il cardinale
Castrillón Hoyos, “la realizzazione di una parrocchia personale ha anche un valore
esemplare per altre diocesi, sia in Italia che altrove”. La chiesa, annessa all'Arciconfraternita
della Santissima Trinità dei pellegrini e convalescenti, si trova sul territorio del
primo Municipio di Roma ed è sussidiaria della parrocchia dei Santi Biagio e Carlo
ai Catinari, nel settore pastorale centro della diocesi. Il decreto del cardinale
Ruini stabilisce che alla nuova parrocchia e ai suoi parroci “pro tempore”, sono riconosciuti
gli stessi diritti di cui godono analogamente gli altri parroci di Roma e le chiese
di cui sono responsabili, secondo il diritto comune. E al tempo stesso, sono tenute
osservare gli stessi obblighi e doveri delle altre, mentre per l'amministrazione e
il sostentamento del parroco saranno osservate norme promulgate dalla Conferenza episcopale
italiana e dal Vicariato di Roma. (A.D.C)