Savona si prepara ad accogliere Benedetto XVI: intervista con mons. Vittorio Lupi
Fervono a Savona i preparativi per il viaggio apostolico di Benedetto XVI che arriverà
nella città ligure sabato 17 maggio e in serata si trasferirà a Genova. La prima tappa
a Savona sarà la visita al santuario della Madonna della Misericordia dove il Papa
si fermerà in preghiera. Quindi in Piazza del Popolo celebrerà l’Eucaristia, al termine
della quale visiterà gli appartamenti di Papa Pio VII che qui fu tenuto agli arresti
da Napoleone per quasi tre anni. Ma quale clima si respira nella diocesi in attesa
della visita del Papa? Debora Donnini lo ha chiesto al vescovo di Savona-Noli,
mons. Vittorio Lupi:
R. –
La visita del Papa è vissuta come un dono grande che il Signore ci ha fatto. E la
diocesi cerca, quindi, di prepararsi affinché questa visita non sia soltanto un fatto
mediatico, ma sia veramente un dono che il Signore ci fa e del quale siamo consapevoli.
D. – Maggio è il mese mariano per eccellenza. In questo viaggio
il Papa visiterà due santuari dedicati alla Vergine e, dunque, un viaggio fortemente
legato alla Vergine Maria…
R. – Sì, sicuramente si
tratta di un viaggio all’insegna della devozione alla Madonna e qui a Savona c’è una
grande devozione per la Madonna della Misericordia, poiché c’è stata una apparizione
nel 1536, in un periodo molto brutto per la città, in cui c’erano state devastazioni
e la città era passata proprio a causa di queste difficoltà enormi dal punto di vista
economico da 36 mila a 8 mila abitanti. La Madonna in quella circostanza ha detto
“misericordia e non giustizia”: ecco il perchè del nome del Santuario di Nostra Signora
della Misericordia. Credo che il Papa faccio proprio riferimento a questa devozione
per dire ai savonesi che la loro vita di fede deve ripartire proprio da questa devozione
alla Madonna.
D. – Il 18 marzo è la Festa dell’Apparizione.
A questo santuario fu molto legato Papa Pio VII, che fatto prigioniero da Napoleone
passò molto tempo proprio a Savona. Pio VII chiese la protezione della Vergine della
Misericordia e la notizia della sua liberazione gli arrivò proprio il 17 marzo, vigilia
della Festa dell’Apparizione….
R. – Papa Pio VII
fu molto legato alla devozione della Madonna della Misericordia e quando venne imprigionato
al Quirinale e portato via, un sacerdote gli mise nella veste una immagine della Madonna.
Per ordine di Napoleone arrivò poi qui a Savona e quando prese in mano questa immagine
si rese conto che era proprio la Madonna della Misericordia apparsa a Savona: sentì
questo fatto quasi come fosse un segno della Provvidenza. E qui a Savona, Pio VII
ebbe quasi tre anni di prigionia, durante i quali Napoleone cercava anzitutto di togliergli
ogni possibilità di contatto con l’esterno, alternando momenti in cui cercava di farlo
trattare bene a momenti in cui gli faceva soffrire addirittura la fame. Nell’appartamento
della prigionia ci sono ancora tutti i buchi dai quali veniva spiato dalle guardie
di Napoleone. Si raccontano di quel periodo anche cose molto belle di persone che
gli portavano la posta nei cesti di verdura. E’ stata veramente qualcosa di rocambolesco
la possibilità che ha avuto di rimanere in contatto con il mondo, nonostante tutti
i divieti di Napoleone. Riuscì soprattutto ad evitare, quello che invece voleva fare
Napoleone: un Concilio perché fosse lui a nominare i vescovi e senza l’autorizzazione
del Papa. Grazie proprio ad una lettera del Papa arrivata ai vescovi, questo non fu
più possibile.
D. – Qual è il messaggio della vicenda
così particolare di Papa Pio VII per il mondo di oggi?
R.
– Il messaggio che viene da questa esperienza della Chiesa in un momento così travagliato
è che lo Spirito Santo assiste veramente la sua Chiesa. E questo proprio perchè qualche
anno prima dell’elezione di Pio VII, la Rivoluzione Francese aveva detto che Pio VI
– e quindi il suo predecessore – sarebbe stato l’ultimo Papa, poiché la Chiesa era
ormai un organismo sorpassato e finito. Venne poi eletto Pio VII che fu veramente
all’altezza della situazione e governò la Chiesa in mezzo a tutte queste burrasche
e seppe resistere a Napoleone. Tutto questo dice, quindi, al mondo di oggi che veramente
lo Spirito Santo non abbandona la Chiesa anche se ci sono dei momenti in cui sembra
che la barca di Pietro possa affondare. Mi pare che questo sia un messaggio di grande
speranza per il mondo di oggi.