Il Papa: nell’accoglienza degli immigrati, i cristiani abbiano come riferimento
la persona di Cristo. Appello in favore dei ricongiungimenti familiari
Favorire il ricongiungimento familiare dei migranti: è l’appello lanciato stamani
da Benedetto XVI durante l’udienza ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio
della pastorale dei migranti e gli itineranti, guidati dal cardinale presidente Renato
Raffaele Martino. Il Papa ha rinnovato l’esortazione a dialogare ed accogliere con
amore i migranti nel bisogno. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Impegnarsi
nell’accoglienza dei migranti con un’attenzione particolare al “grave problema del
ricongiungimento famigliare”: è l’esortazione levata dal Papa nell’udienza ai membri
del dicastero della pastorale dei migranti e degli Itineranti. Temi, questi, ha ricordato
il Papa, che sono stati richiamati nel recente viaggio apostolico negli Stati Uniti
d’America. Benedetto XVI ha rinnovato l’impegno della Chiesa “a favore non solo della
persona migrante, ma anche della sua famiglia, comunità d’amore e fattore di integrazione”:
“Non
bisogna dimenticare che la famiglia, anche quella migrante e itinerante, costituisce
la cellula originaria della società, da non distruggere, ma da difendere con coraggio
e pazienza. Essa rappresenta la comunità nella quale fin dall’infanzia si è formati
ad adorare e amare Dio, apprendendo la grammatica dei valori umani e morali e imparando
a fare buon uso della libertà nella verità”. Il
Papa ha quindi sottolineato che nell’attuale mondo globalizzato, la mobilità umana
rappresenta “una frontiera importante per la nuova evangelizzazione”. Ed ha ribadito
la radice evangelica del dovere all’accoglienza verso i migranti bisognosi:
“Nella
sua azione di accoglienza e di dialogo con i migranti e gli itineranti, la comunità
cristiana ha, come punto di riferimento costante, la persona di Cristo nostro Signore.
Egli ha lasciato ai suoi discepoli una regola d’oro secondo cui impostare la propria
vita: il comandamento nuovo dell’amore”. Il
Papa si è soffermato sull’importanza della pastorale famigliare per i migranti che
deve trovare nell’Eucaristia il suo riferimento fondamentale: “Chi
va a Messa – e bisogna facilitarne la celebrazione anche per i migranti e gli itineranti
– trova nell’Eucaristia un fortissimo rimando alla propria famiglia, al proprio matrimonio,
ed è incoraggiato a vivere la propria situazione in prospettiva di fede, cercando
nella grazia divina la forza necessaria per riuscirvi”. Dal
canto suo, il cardinale Renato Raffaele Martino ha esortato tutti gli uomini di fede
a mostrarsi accoglienti verso i migranti bisognosi, ribadendo la centralità della
famiglia e della dignità di ogni essere umano.