In Etiopia, una casa di accoglienza salesiana per ragazzi di strada
I salesiani hanno avviato da anni un progetto per e recuperare ragazzi di strada.
Dal 2001, i figli di Don Bosco incontrano questi ragazzi, parlano con loro e offrono
l'opportunità di una vita diversa. E' il bambino - sottolinea “L'Osservatore Romano
- che sceglie liberamente di seguire il progetto. Fino ad oggi, i risultati sono stati
buoni, e per questo i salesiani hanno deciso di puntare più in alto: costruire un
centro di accoglienza e di formazione professionale per ragazzi di strada. Il centro
ospiterà 350 ragazzi tra gli otto e i diciassette anni, avvierà programmi di prevenzione
e di riabilitazione per i bambini di strada e aiuterà a costruire il tessuto relazionale
di questi giovani e delle loro famiglie. La costruzione della struttura dovrebbe essere
completata prima della fine dell'anno. Per completare il centro mancano 70.000 euro
per costruire il refettorio, 50.000 per attrezzare la cucina e 20.000 per la realizzazione
delle strutture sanitarie. Ad Addis Abeba, secondo i salesiani, ci sono più di 60.000
ragazzi che non hanno nè casa né una famiglia, ragazzi poveri e a rischio di essere
sfruttati e abusati. In tutto il Paese, gli adolescenti che vivono in queste condizioni
sono più di 200.000. I salesiani sono arrivati in Etiopia nel 1976. Attualmente, hanno
14 case sul territorio e più di cento operatori. (A.L.)