Il cardinale Zen a Venegono: "Il popolo cinese attende il Papa"
Un abbraccio con quella che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha definito “la sorella
Chiesa cinese”, un incontro – quello di ieri con il cardinale Joseph Zen, vescovo
di Honk Kong - che si situa nella scia della Lettera rivolta da Benedetto XVI nel
2007 ai vescovi, ai presbiteri, alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa
Cattolica nella Repubblica popolare cinese. Giornata intensa quella del cardinale
Joseph Zen. “Voi sacerdoti dovete pensare al vostro gregge, ma oggi vi invito a pensare
a tanta altra gente, alla Chiesa in Cina, dove i vostri missionari hanno dato tanto
sudore e tanto sangue”, ha detto in apertura dell’incontro con 600 sacerdoti ambrosiani
a Venegono, in provincia di Varese, nell’ambito della tradizionale festa del seminario.
In prima fila ad ascoltarlo anche l'arcivescovo di Milano, cardinale Tettamanzi, che
ha assicurato la vicinanza e la preghiera della diocesi, ricordando che “a Milano
la presenza dei cinesi è consistente, fatto che a un cristiano dice qualcosa, reclama
un orizzonte universale”. Dopo aver pregato per le vittime dei recenti disastri naturali
in Myanmar e in Cina, il cardinale Zen ha ricordato i passi fatti dalla Santa Sede
verso Pechino. “Il Papa sarebbe il benvenuto in Cina” – ha detto il porporato- “ma
con le giuste condizioni. Il popolo vorrebbe incontrarlo”. A proposito delle prossime
Olimpiadi di Pechino, il cardinale Zen ha parlato di “un evento prezioso, che va oltre
lo sport, un’occasione giusta di apertura, specialmente sul fronte dei diritti umani”.
Partendo dalla sua esperienza di pastore ad Hong Kong, l’ex colonia britannica da
dieci anni tornata sotto Pechino, il cardinale Zen ha parlato di una Chiesa che “ha
cercato di essere una voce della coscienza e della giustizia”. “Con questo cambiamento”
ha aggiunto, “è venuta anche una cultura deleteria, di adulazione verso i potenti
e di oppressione verso i più deboli; la Chiesa – ha concluso- deve parlare a favore
dei deboli”. Il 75.enne porporato, originario di Shangai, formatosi in gioventù all’Università
salesiana, ha poi reso omaggio alla tomba di padre Adelio Lambertoni, missionario
ambrosiano per oltre 40 anni in Cina, scomparso un anno e mezzo fa. In serata una
veglia di preghiera per la Chiesa in Cina, organizzata con il PIME, ha concluso la
visita del cardinale Zen a Milano. Nella Chiesa milanese di Santo Stefano si è pregato
ancora partendo dalle parole rivolte dal Papa ai fedeli cinesi. (Da Milano: Fabio
Brenna)