Attentato dell'ETA in Spagna: ucciso un agente della guardia civil
A poco più di due mesi dall'assassinio del socialista basco, Isaias Carrasco, freddato
il 7 marzo a Mondragon alla vigilia delle elezioni politiche spagnole, l'ETA torna
a uccidere: un'autobomba attribuita al gruppo armato separatista basco è esplosa questa
notte alle tre contro una caserma della guardia civil nella località basca di Legutiano,
provocando la morte di un agente e il ferimento di altri quattro, uno dei quali in
forma grave. L'attentato non è stato rivendicato, ma le autorità spagnole non hanno
dubbi sulla matrice ETA. Il ministro degli Interni del governo regionale basco, Javier
Balza, ha detto che riporta il Paese ai “tempi più bui” del “gruppo terrorista”. Il
capo del governo basco, Juan Josè Ibarretxe, ha “espresso la condanna più ferma dell'attentato
a nome del popolo basco”, denunciando “la violenza irrazionale, crudele e codarda”
dell'ETA. Il premier socialista spagnolo, Josè Luis Zapatero, si recherà nel pomeriggio
nei Paesi Baschi per incontrare la famiglia della Guardia civil uccisa, Juan Manuel
Pinuel Villalon, 41 anni, e i feriti ricoverati all'ospedale di Vitoria.
Striscia
di Gaza È salito a quattro il numero dei palestinesi che sono stati uccisi
stamani nella Striscia di Gaza in raid dell'esercito israeliano. Tre degli uccisi,
secondo fonti ospedaliere palestinesi, sono miliziani di Hamas.
Iraq Due
civili iracheni sono morti e altri quindici sono rimasti feriti, stamani, nell'esplosione
di un'autobomba a Baghdad. Inoltre, sempre a Baghdad, un influente deputato sunnita
è sfuggito oggi ad un'attentato dinamitardo a Baghdad che ha comunque provocato la
morte di tre persone e il ferimento di altre sette.
Italia - fiducia della
Camera al governo Berlusconi Con 355 voti a favore e 275 contrari, la Camera
italiana ha concesso la fiducia al quarto Governo Berlusconi. Nel pomeriggio si apre
il dibattito al Senato, dove il voto è previsto domani. Nel suo intervento in aula,
il leader del Partito democratico, Walter Veltroni, ha raccolto l’invito del premier
al dialogo ma ne ha precisato le condizioni. Il servizio è di Giampiero Guadagni:
Con l’avvio
della Legislatura, sembra davvero aprirsi una nuova stagione nei rapporti tra maggioranza
e opposizione. Intervenendo in aula a Montecitorio, il premier Berlusconi ha ribadito
oggi l’apertura al dialogo. Tra le altre priorità indicate da Berlusconi, le riforme
istituzionali, l’attenzione ai conti pubblici, la lotta all’evasione fiscale e la
sicurezza del territorio. Proprio in queste ore, peraltro, il governo sta mettendo
a punto un pacchetto di misure che saranno all’esame del consiglio dei ministri del
21 maggio. Ieri, Berlusconi aveva anche preso impegni sui temi etici, a partire dalle
politiche a sostegno della vita e della tutela dell’infanzia. Gli osservatori politici
sono concordi nel registrare più ancora che i contenuti, i toni degli interventi di
Berlusconi, diversirispetto al passato e che risentono positivamente del senso
di stabilità emersa dal voto del 13 e 14 aprile. Toni che hanno convinto anche l’opposizione.
E così nel suo intervento di questa mattina, Veltroni ha detto no alla fiducia ma
sì a scelte che rendano l’Italia più forte e sicura. Per il leader del PD, l’appello
al dialogo di Berlusconi ha però due banchi di prova: le riforme istituzionali e l’indipendenza
della tv pubblica. Il segretario del Pd suggerisce di partire subito con le misure
per rendere più efficiente la macchina dello Stato, la riduzione del numero dei parlamentari,
la riduzione dei costi della politica, l’autonomia e la libertà di informazione. Veltroni
sollecita poi il governo a ratificare subito il Trattato di Lisbona per le politiche
sociali. Tema, sostiene, sul quale si giocherà la vera sfida tra schieramenti. Anche
il leader UDC, Casini, conferma il no alla fiducia ma osserva: è difficile dissentire
sulle dichiarazioni programmatiche di Berlusconi, il nostro compito è quello di aiutare
il governo a non deludere le aspettative dei cittadini. Le prime scintille della nuova
legislatura arrivano invece dal leader dell’Italia dei valori Di Pietro che oggi in
aula ha attaccato il presidente del consiglio e non ha risparmiato critiche a Veltroni.
Cipro Tay-Brook
Zerhoun, il nuovo rappresentante speciale del segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon,
nonchè responsabile della forza di pace dell'ONU a Cipro (UNFICYO), ha incontrato
stamani il presidente cipriota, Demetris Christofias, con cui ha discusso della situazione
dell'isola, divisa dal 1974 dopo un'invasione militare turca, e della possibilità
di una imminente ripresa dei negoziati tra le parti per la riunificazione del Paese.
Nel pomeriggio, come da programma, Zerhoun - che è arrivato a Cipro ieri - avrà colloqui
con il leader della comunità turco-cipriota, Mehmet Ali Talat, nella parte Nord di
Nicosia. Tay-Brook Zerhoun sostituisce la canadese Elizabeth Spehar, che era stata
nominata allo stesso posto lo scorso 27 marzo in sostituzione temporanea di Michael
Moeller che ricopriva l'incarico di rappresentante dell'ONU a Cipro dall'inizio del
2006, ma da subito venne osteggiato dalla dirigenza turco-cipriota perchè ritenuto
troppo filogreco-cipriota e quindi non equanime come mediatore.
Hillary
Clinton vince in West Virginia ma Obama resta in vantaggio alle primarie USA La
senatrice di New York, Hillary Clinton, ha vinto di largo margine le primarie democratiche
della West Virginia in una sfida contro il front-runner Barack Obama in cui il 78
per cento degli elettori ha detto che vuole che non si ritiri. La vittoria non cambia
necessariamente il panorama elettorale, come spiega Elena Molinari:
Hillary
Clinton ha vinto di ampio margine le primarie democratiche della West Virginia e non
solo, quasi l’80 per cento degli elettori ha detto che non vuole che si ritiri. Il
margine di vittoria dell’ex first lady è di oltre il 30 per cento. Ma la vittoria
non cambia di fatto il panorama elettorale della sfida democratica: Barak Obama ritiene
infatti di avere ormai in tasca la candidatura. Hillary può, però, ora rivendicare
il diritto di continuare a battersi fino all’ultimo voto delle primarie del partito
in South Dakota e Montana in 3 giugno e quindi imporre le sue condizioni per un’eventuale
uscita di scena. Il risultato di ieri suona anche un campanello di allarme per le
chance di Obama di conquistare i cosiddetti Stati “campo di battaglia”, vale a dire
quelli altalenanti tra repubblicani e democratici, come appunto la West Virginia,
la Pennsylvania, l’0hio e l’Indiana: Stati, questi, che nelle primarie sono andati
tutti alla Clinton e in cui almeno un terzo degli elettori si è detto pronto a votare
repubblicano se non fosse lei la candidata.
Nigeria Undici dipendenti
del gruppo petrolifero americano Chevron, fra cui un portoghese e un ucraino, sono
stati rapiti ieri sera da uomini armati che hanno attaccato la loro nave nello Stato
di Rivers, nel sud. Lo ha detto oggi un portavoce militare. Secondo il tenente colonnello
Musa Sagir, per liberarli i sequestratori chiedono un riscatto di 30 milioni di naira
(oltre 160 mila euro). Gli 11 rapiti facevano parte dell'equipaggio di una nave,
la "Lourdes Tide", che quando è stata attaccata era in navigazione fra Onne (Stato
di Rivers) e Escravos (Stato del Delta). Fino a stamattina l'attacco non è stato rivendicato.
Da oltre due anni, nelle zone petrolifere agiscono sia bande criminali a caccia di
riscatti sia gruppi di guerriglia, che chiedono una più equa ripartizione dei proventi
del greggio a favore delle popolazioni locali. Questi gruppi spesso attaccano gli
impianti delle compagnie petrolifere e ne rapiscono il personale. Per via dell'insicurezza,
la Nigeria (ottavo esportatore mondiale) produce ora non più di due milioni di barili
di petrolio al giorno, il 25% in meno del normale. Ucraina I
deputati del blocco del premier, Iulia Timoshenko, hanno bloccato oggi per il secondo
giorno consecutivo la Rada, il parlamento ucraino, sullo sfondo di una guerra aperta
per le prossime presidenziali del 2009 con il capo dello Stato, Viktor Iushenko, costretto
ad una coabitazione sempre più difficile con la sua vecchia alleata della rivoluzione
arancione. Lo riferiscono le agenzie. Ieri, il blocco dell'aula aveva impedito a Iushenko
di tenere il discorso alla nazione. Il pretesto del blocco che fa capo alla Timoshenko
è la volontà di approvare subito alcune misure contro un'inflazione galoppante, che
secondo alcune previsioni potrebbe sfiorare il 20% a fine anno. Complice, sostengono
i detrattori del premier, alcuni provvedimenti populistici della stessa Timoshenko,
come il pagamento dei risparmi perduti dai clienti della banche dopo il crollo dell'Urss.
Ma, secondo il blocco che fa riferimento a Iushenko, si tratta solo di una manovra
per non approvare il primo punto all'ordine del giorno, una serie di provvedimenti
che rafforzano i poteri del presidente a scapito dell'esecutivo. “È una guerra per
la presidenza”, sostiene il leader centrista Vladimir Litvin. Il presidente del parlamento
Arseni Yatsenyuk ha annunciato oggi che Iushenko ha intenzione di incontrare il premier
e i capigruppo parlamentari, prima di partire per una visita ufficiale di due giorni
in Gran Bretagna.
Birmania Il primo ministro thailandese, Samak Sundaravej,
è partito oggi da Bangkok alla volta della ex Birmania per fare pressione sul regime
militare birmano affinchè faciliti l'arrivo degli aiuti internazionali alla popolazione
colpita dal ciclone Nargis. Anche il commissario europeo per lo Sviluppo, Louis Michel,
è arrivato oggi a Bangkok da dove proseguirà il suo viaggio verso la ex Birmania
per convincere la giunta militare a facilitare l'arrivo dei soccorsi internazionali
alla popolazione colpita dal ciclone Nargis. Michel aveva reso noto ieri di aver ottenuto
un visto per entrare in Birmania nell'ambito di una missione “strettamente umanitaria”.
Secondo quanto comunicato, il commissario UE resterà in Birmania fino a venerdì sera,
è tuttavia ancora in discussione la possibilità di recarsi sui luoghi maggiormente
colpiti dal ciclone, nel delta del fiume Irrawaddy, nel sud-ovest del Paese. Washington,
Londra e il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, hanno chiesto al governo di
Bangkok di agire da intermediario nel tentativo di ammorbidire la posizione della
giunta militare che se da una parte ha accettato l'aiuto internazionale, dall'altra
pretende di mantenere l'assoluto controllo della distribuzione degli aiuti.
Bangladesh Almeno
otto persone sono morte e diverse decine sono rimaste ferite in un incidente ferroviario
avvenuto questa mattina in una stazione ad est di Dhaka, capitale del Bangladesh,
dove si sono scontrati due treni con a bordo centinaia di passeggeri. Lo riportano
fonti di polizia. L'incidente è avvenuto nella stazione di Ashuganj, nel distretto
di Brahmanbaria, circa 100 chilometri ad est di Dhaka. La linea ferroviaria è stata
immediatamente interrotta.
Guatemala Un giornalista che si occupava
di servizi dedicati al traffico della droga in Guatemala è stato trovato ucciso a
colpi d'arma da fuoco nella sua abitazione. È il secondo cronista assassinato nello
Stato dell'America centrale quest'anno. La polizia ha trovato Jorge Merida, 40 anni,
giornalista per il 'Prensa Librè, riverso sul suo personal computer, colpito alla
testa da quattro proiettili. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 135 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.