Libano: scontri a Tripoli. Stasera arriva in Medio Oriente il presidente Usa Bush

Alla vigilia del suo viaggio in Medio Oriente, il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, lancia un duro monito a Siria e Iran per il loro coinvolgimento nelle violenze in Libano. In 6 giorni di scontri tra Hezbollah e truppe del governo antisiriano sono stati almeno 80 i morti; e se a Beirut è calma apparente, le tensioni si sono spostate a Tripoli, nel Nord, dove anche questa notte si sono uditi spari di pistola ed esplosioni di granate. Intanto domani a Beirut arriva una delegazione della Lega Araba accettata dal premier Fuad Siniora e anche da Hezbollah, che ha dato il permesso alla riapertura della strada per l’aeroporto internazionale, fermo da mercoledì scorso.

Secondo alcuni osservatori, inoltre, ci sarebbe un accordo anche sulla nomina del capo dell’esercito, il generale Suleiman, come presidente della Repubblica. Hezbollah, però, frena chiedendo un governo in cui la componente sciita sia più forte. Ma è davvero possibile un accordo? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Roger Bouchahine, Direttore dell’Osservatorio Geopolitico mediorientale. Ascoltiamo: