A Fatima, le celebrazioni per il 91.mo anniversario della prima apparizione della
Madonna. Intervista col rettore del Santuario, mons. Luciano Gomes Paulo Guerra
Il 13 maggio di 91 anni fa, i prati della Cova da Iria sui quali tre bambini - Lucia,
Giacinta e Francesco - pascolavano il loro gregge furono teatro di una prima apparizione
della Vergine, destinata a trasformare la città di Fatima in un centro di spiritualità
mondiale. Mentre il Santuario portoghese, e la Chiesa nel mondo, celebrano oggi la
ricorrenza, Giovanni Peduto ha contattato telefonicamente il rettore del Santuario
di Fatima, mons. Luciano Gomes Paulo Guerra, per chiedergli in che modo la
parola mariana che viene dalla Cova da Iria si sia radicata in quest’ultimo secolo
di storia: R.
- Si è radicata secondo la volontà di Dio, attraverso l'insieme di grazie, di manifestazioni
straordinarie che Dio suscita nella Chiesa e nel mondo intero. Penso si sia radicata,
certamente, attraverso gli avvenimenti straordinari delle apparizioni, o lo straordinario
prodigio del sole. C’è stata la grande promessa della conversione della Russia, che
ci ha accompagnato per decine di anni nella speranza che accadesse secondo la promessa
della Madonna a Fatima. E poi c’è stata anche la vita di Giovanni Paolo II, tanto
legata dalla Provvidenza divina a questa coincidenza dell’attentato del 13 maggio
del 1981. E anche per questo, oggi Fatima è conosciuta e amata nel mondo intero.
D.
- Qual è il messaggio specifico che viene al mondo dal Santuario di Fatima?
R.
- E’ molto semplice e molto complesso, allo stesso tempo, perché si può dire che il
messaggio percorra tutta la teologia cristiana: dalla Santissima Trinità alle verità
della vita dopo la morte, del cielo e dell’inferno. Si può dire, quindi, che tutto
questo parte della teologia sia presente a Fatima. E nella sua semplicità, c’è una
devozione eucaristica molto forte, che ci viene dalle apparizioni dell’Angelo. C’è
un culto mariano incentrato sul Cuore Immacolato di Maria e poi più concretamente
sulla preghiera del Rosario, che la Madonna domanda ad ogni apparizione. Questo è
l’essenziale. Ma c’è pure un'esperienza di Dio che attrae il pellegrino: è il senso
della presenza e della Provvidenza divine nelle nostre vite.
D.
- Don Luciano com’è la situazione oggi a Fatima? Come festeggiate l’anniversario della
prima apparizione?
R. - Abbiamo trascorso la notte
come vigilia eucaristica - una parte nella nuova Chiesa della Santissima Trinità e
il resto nel recinto del Santuario e nella cappellina. Alle 7.00 del mattino c'è stata
una processione con il Santissimo Sacramento, con 4-5 mila persone. Poi, alle 9, il
Rosario internazionale e poi la Messa internazionale, l’atto principale. Ma durante
tutta la giornata, la gente pregherà e verranno celebrate varie Messe.
D.
- Continua sempre l’afflusso di pellegrini a Fatima?
R.
- Sì. Abbiamo stimato l'afflusso per oggi attorno alle 150 mila persone e forse di
più. Questo è il numero più realistico.