Run4 Unity, in corsa per l'unità: conclusa a Roma la staffetta sportiva dei giovani
del Movimento dei Focolari
“L’unità non è un’utopia, per costruirla bisogna amare tutti”. Questo messaggio del
2000 di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ha chiuso ieri sera
la manifestazione organizzata a Piazza Navona dai Ragazzi per l’Unità, i giovani del
Movimento. Stamane al Regina Caeli il saluto del Papa ai partecipanti. Run4 Unity
la seconda edizione della staffetta sportiva mondiale che i protagonisti, oltre 100
mila da 87 Paesi, hanno corso, a tutte le latitudini, passandosi il testimone nell’arco
di 24 ore e le cui immagini sono giunte via satellite in diretta al pubblico romano.
A seguirla per noi, Gabriella Ceraso:
(canti)
Si
sono salutati lasciando i duemila ragazzi di Piazza Navona ad una coreografia di ricami
di luce, simbolo di un amore che nasce dal Vangelo e che rischiara le notti personali
e del mondo. Sono i Ragazzi per l’Unità che in una giornata di festa hanno fatto vedere
come nel mondo vivono esempi d’amore scambievole. Ciò significa dialogo tra le religioni
a Gerusalemme, risparmio per donare ai bisognosi in Pakistan, come racconta Ahron:
(parole
in pakistani) “Abbiamo fondato una banca, ci mettiamo i risparmi comuni
e aiutiamo i ragazzi che non possono studiare o quelli che hanno i genitori malati.
Abbiamo elaborato un manuale della pace diffuso tra duemila ragazzi di diverse religioni:
amare per primi, amare il nemico. Questo diciamo alla gente”.
La staffetta
sportiva, partita dalle Isole Fiji, è arrivata durante la notte a Vancouver, coprendo
tutto il pianeta, di fuso in fuso, passando il testimone per dire che la cultura della
comunione può veramente cambiare il mondo. I ragazzi hanno corso nei luoghi-simbolo
di pace: Reykjiavik, San Francisco, Wellington ma anche nei punti caldi della terra,
dove ci sono quartieri in lotta, zone di guerra: Libano, Ecuador, Kenya. Tamara
viene dalla Giordania, ma incontra ogni giorno i profughi iracheni cui insegna le
lingue:
“Nei nostri territori – Iraq, Libano, Terra Santa – ci sono
tantissimi problemi e tante volte ci fanno, forse, disperare. Noi lavoriamo ma il
male sta andando avanti ... Noi crediamo che se viviamo proprio il Vangelo ogni attimo,
noi possiamo cambiare queste realtà!”.
Run4 Unity è anche l’expo del
progetto “Coloriamo la città”: i ragazzi lo rilanciano dopo tre anni di lavori; significa
rimboccarsi le maniche laddove si gioca la sfida della convivenza umana, portando
amore nei luoghi di povertà, di solitudine e di sofferenza: a Malaga, un centro per
handicappati; nelle carceri in Cameroun le visite; le merende ai bambini delle favelas
brasiliane. E a Roma, l’appuntamento è con i pazienti del Policlinico Gemelli. Come
racconta Tecla, 18 anni:
“Il rapporto che stabiliamo
è un rapporto di amicizia e vediamo che magari un momento di dolore, anche la sofferenza
fisica, si trasformano in un messaggio di amore e di gioia”.
Alla base
di tutto, l’impegno preso e rinnovato, in serata, all’invito di Chiara Lubich apparsa
in video: “Amate tutti!”.