Pax Christi: "La guerra in Iraq ha calpestato ogni prospettiva di pace e democrazia"
“A 5 anni dall'inizio della guerra in Iraq, nessuna promessa è stata mantenuta. L'Iraq
oggi non ha autorità credibile né amministrazione efficiente, né la possibilità di
fare passi verso la riconciliazione. La tragedia della guerra scatenata in Iraq ha
calpestato indecentemente ogni prospettiva di pace e di giustizia, di democrazia e
di libertà effettiva”. La denuncia è di Pax Christi Italia ed è contenuta in una nota
diffusa ieri, domenica di Pentecoste, ripresa dall'Agenzia Sir. Secondo l’organismo
cattolico “sono stati anni di carneficina e disperazione, il prezzo pagato non giustifica
gli impalpabili risultati raggiunti”. Dopo 5 anni “resta un popolo che vuole dignità
e risposte semplici al vivere quotidiano: acqua, elettricità, scuole, lavoro, strade,
cibo. Resta una piccola comunità cristiana che non vuole essere confinata in alcuna
riserva ma che desidera condividere il futuro dell'Iraq e non deve essere lasciata
sola”. Per Pax Christi “unica via” resta “la non-violenza e il disarmo”. Da qui la
richiesta al nuovo governo e al parlamento “di rispettare la Costituzione, di avviare
una politica di pace fatta di disarmo e di riduzione delle spese militari” e “a tutti
noi una maggiore sobrietà di vita e il coraggio della povertà per non dissanguare
i popoli che hanno quelle materie prime che sono spesso motivo di guerre”. (R.P.)