2008-05-12 14:56:22

Nella Repubblica Dominicana riflessione dei vescovi sul piano governativo per l'educazione


È un’analisi attenta quella che la segreteria generale della Conferenza episcopale dominicana (CED) fa sul Piano per l’Educazione, presentato recentemente dal governo e valido per il decennio 2008-2018. In un documento a firma di mons. Ramón Benito Ángeles Fernández, segretario generale della CED, i presuli si soffermano su molti punti del progetto governativo. Fiduciosi nel fatto che la nuova politica educativa serva a migliorare la qualità della formazione scolastica di tutto il Paese, i vescovi dominicani auspicano che il piano decennale “sia un’opportunità per superare gli attriti e le limitazioni nel campo dell’educazione, ed offra la possibilità a tutti i cittadini di accedere ad un sistema di formazione di qualità”. I presuli si soffermano quindi sulla necessità di un’educazione che non trascuri “l’aspetto integrale e religioso della persona umana”: “Ci auguriamo – scrivono – che il piano educativo si basi su un insieme di valori che interessano l’aspetto morale ed etico della persona”. “Il fine ultimo dell’educazione – continuano i presuli - è formare la persona. Ciò non si ottiene solo con la teoria, ma anche con il dialogo ed il contatto diretto”. Di qui, l’auspicio che “i valori cristiani siano trattati in modo concreto ed operativo nella gestione del piano” permeandolo nella sua interazza. La Conferenza episcopale dominicana esprime poi il desiderio che questo nuovo piano decennale abbia come risultato la solida formazione umanistica di uomini e donne, rendendoli padroni della scienza e della tecnologia, “così come della pratica e dell’esperienza di un insieme di valori che ne facciano persone libere, solidali, giuste e sensibili ai problemi sociali”. Inoltre, i presuli ritengono necessario creare dei “meccanismi efficienti di integrazione effettiva ed affettiva della famiglia nella scuola”. “Vediamo positivamente – scrivono – la realizzazione di Scuole dei genitori in cui essi partecipino pienamente ai differenti cicli”, assistiti dagli insegnanti. Ulteriore attenzione è dedicata ai docenti: i presuli dominicani concordano sugli incentivi salariali, purché siano basati “sull’impegno, la formazione e l’aggiornamento” degli insegnanti, in vista di un lavoro davvero efficace. “Siamo consapevoli – scrivono ancora i vescovi - che l’educazione richiede un lavoro continuo, lungo e costoso, in cui investire gradi risorse”. La CED si appella quindi al settore industriale ed imprenditoriale, agli organismi di sviluppo nazionali ed internazionali perché continuano a cooperare nel settore educativo, premettendo la realizzazione del piano decennale. “L’educazione deve essere un’autentica politica di Stato – sottolinea la CED – e devono quindi essere erogate le risorse necessarie ad essa, affinché questo piano decennale vada più in là del governo di turno e sia recepito da tutta la società”. (I.P.)







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