Myanmar: il delegato apostolico visita le zone colpite dal ciclone portando agli sfollati
il messaggio di solidarietà del Papa
Il Papa ha espresso in un messaggio vicinanza e solidarietà al popolo del Myanmar
incoraggiando tutti alla speranza. Il messaggio è stato letto dal delegato apostolico
in Mynamar, mons. Salvatore Pennacchio, durante la Santa Messa celebrata lo scorso
8 maggio nella cattedrale di Yangon. Il delegato apostolico ha anche esortato i fedeli
a porre la loro speranza in Cristo, “l’unica valida ed eterna risposta alla sofferenza
umana”. Il Santo Padre ha anche assicurato preghiere e aiuti umanitari. E tra quanti
si impegnano per portare aiuti nel Paese, c’è anche la Chiesa: l’arcidiocesi di Yangon
sta cercando di sostenere più di 60 mila famiglie. Servono soprattutto generi alimentari
e acqua potabile. Sono già stati allestiti nelle zone più colpite, dei punti di assistenza
medica. Ma a dieci giorni dal passaggio del ciclone Nargis nel Myanmar, intere zone
del Paese sono ancora inaccessibili. Da segnalare, poi, che gli aiuti sono accettati
ma la distribuzione può essere gestita solo da organizzazioni locali. Un ultimo bilancio
parla di circa 30 mila morti. Secondo stime dell’ONU, invece, le vittime sono fra
60 mila e 100 mila, i dispersi 220 mila mentre le persone colpite quasi due milioni.
In questo difficile scenario, è comunque giunto a Yangon un aereo statunitense con
un carico di aiuti. La Commissione europea ha convocato infine per domani a Bruxelles
una riunione d'urgenza dei ministri europei responsabili per gli aiuti allo sviluppo,
per discutere della situazione umanitaria nel Paese. (A cura di Amedeo Lomonaco)