2008-05-12 14:53:24

Le Misericordie d'Italia rilanciano dalla Locride il loro impegno cristiano e civile


“Nella Locride per gettare il seme della carità e portare il segno della solidarietà”. E’ la sfida delle Misericordie d’Italia nello scegliere Siderno, in Calabria, per la loro assemblea nazionale. Le Misericordie, lo ricordiamo, costituiscono una delle più grandi entità federative in Italia nell’ambito del volontariato. Durante l’assemblea, conclusasi ieri dopo due giorni di lavoro, hanno ribadito l’impegno nel settore socio-sanitario-assistenziale, nella protezione civile e nell’attività internazionale. Monia Mandracchia ha intervistato il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie Gabriele Brunini.RealAudioMP3


R. – Abbiamo ritenuto che la Confederazione nazionale delle Misericordie dovesse portare una propria testimonianza nei luoghi dove c’è più bisogno di un impegno civile, ma anche di un impegno forte da parte dei cattolici e dei cristiani. Abbiamo scelto la Locride perché è un luogo e una terra della Calabria, dove c’è bisogno di portare un messaggio di pace, di concordia e di solidarietà e soprattutto dare una testimonianza ai giovani. L’idea nostra è anche quella di promuovere la costituzione di nuove Misericordie proprio in questa parte della Calabria, dove siamo presenti in misura ridotta rispetto ad altre zone della stessa Calabria.

 
D. – Ma in concreto le Misericordie cosa propongono ai giovani della Locride?

 
R. – Noi pensiamo che dare ai giovani le opportunità di vivere un’esperienza di carità all’interno di un’associazione che lavora a favore del prossimo sia un’occasione di presenza di pace e di impegno civile e sia anche un modo per allontanare la criminalità che spesso li fagocita.

 
D. – Quali sono le attività principali della Confraternita?

 
R. – Le Confraternite, soprattutto quelle più antiche e quelle più organizzate, sono soprattutto quelle di trasporto sanitario, di trasporto di emergenza, di assistenza domiciliare, e si possono spingere nella gestione di strutture assistenziali per anziani, per disabili, ma è soprattutto la cultura della carità che deve essere insegnata nelle Misericordie, quella che ci insegna il Vangelo. Questo è sempre stato il messaggio delle Misericordie che dal 1240 hanno cercato di portare nelle comunità dove sono presenti.

 
D. – Per concludere, la sfida per il futuro?

 
R. – Quella di continuare a promuovere in tante realtà che hanno bisogno la presenza delle nostre associazioni. Proprio in questi giorni stiamo lavorando per costituire Misericordie presso i santuari di Loreto e di Pompei e una nostra aspettativa è anche quella di lavorare per la costituzione di una Misericordia a San Giovanni Rotondo. Anche questa presenza nei grandi santuari della cristianità, dove c’è un grande afflusso di pellegrini, essere presenti con i nostri volontari della Protezione Civile, credo sia un servizio alla Chiesa italiana, per cui noi ci proponiamo come uno dei bracci operativi della carità.







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