Myanmar: al via tra le macerie il referendum voluto dal regime
In Myanmar, nelle regioni meno colpite dal cataclisma, si sono aperte le urne per
il referendum sulla nuova Costituzione voluto dalla Giunta militare. Intanto, le autorità
del regime hanno aggiornato il bilancio delle vittime del ciclone Nargis: i morti
avrebbero superato quota 23 mila, mentre i dispersi sarebbero oltre 37 mila. Fonti
delle Nazioni Unite tuttavia stimano che le vittime alla fine potrebbero essere oltre
centomila, a causa anche dei forti ritardi nei soccorsi. Il servizio di Maria Grazia
Coggiola:
C’è ancora
molta confusione nella distribuzione degli aiuti umanitari ai sopravissuti del ciclone
Narghis che una settimana fa ha devastato il sud del Myanmar. Sembra che dopo le forti
critiche della comunità internazionale, la giunta militare birmana abbia allentato
in parte le restrizioni. Un aereo cargo cinese con a bordo 58 tonnellate di materiale
è atterrato oggi a Rangoon, mentre il primo convoglio dell’Alto commissariato per
i rifugiati ha attraversato il confine. Dalla Thailandia, i generali avrebbero anche
autorizzato uno dei due aerei degli Stati Uniti che da giorni aspettano di partire.
Occorre fare in fretta perchè le condizioni di salute delle popolazioni colpite dal
disastro potrebbero peggiorare. Gli esperti sanitari temono una seconda calamità causata
da malattie infettive e dissenteria tra i sopravvissuti, che vivono ancora all’addiaccio
e in precarie condizioni igieniche. Intanto, stamattina si sono aperte le urne per
il referendum che dovrà introdurre una nuova Costituzione, che secondo la giunta militare
dovrebbe portare alla democrazia e al multipartitismo nei prossimi due anni. Nelle
aree colpite, il voto è stato rinviato al prossimo 24 maggio. La Tv birmana ha fatto
appello ieri al patriottismo dei cittadini e li ha esortati a votare per il "sì".
Per far fronte all’emergenza, l’ONU ha intanto chiesto aiuti per un valore di 167
milioni di dollari. Ma in mancanza di esperti sul posto, c’è il timore che i beni
di soccorso non raggiungano coloro che ne hanno veramente bisogno.