2008-05-10 13:09:45

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa Domenica di Pentecoste la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù Risorto appare ai discepoli, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano per timore dei Giudei. Il Signore dice: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Quindi, alitando su di loro, aggiunge:

"Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".

Sulla Solennità di Pentecoste ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3


“Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita” (Gn 2, 7).

 
Come “in principio” il Creatore ha plasmato per noi un corpo e ci ha donato lo spirito di vita, lo Spirito vivificante, così, dopo che il nostro spirito si era estenuato ed era divenuto “senza forza” e il nostro corpo era rimasto in balia delle passioni e della morte, il Figlio, dopo averci guadagnato “la redenzione del nostro corpo” con l’offerta sacrificale del Suo, ora ci dona anche lo Spirito, come “in principio”: “Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita” (Gn 2, 7).

 
La Risurrezione ci ha liberati dalla schiavitù antica e ci ha liberati per la Pentecoste, per l’Alleanza nuova ed eterna che il Padre stringe di nuovo con noi.

 
In questo Spirito avviene una “nuova creazione”, un nuovo principio. E come la prima creazione era in vista del Patto, così anche ora.

 
Lasciamoci dunque creare di nuovo.

 
Lasciamoci generare di nuovo.

 
“Vieni Santo Spirito!”.







All the contents on this site are copyrighted ©.