2008-05-09 15:28:08

Uruguay: domenica i vescovi presentano gli Orientamenti pastorali 2008-2013


“In un Uruguay minacciato dalla crescente frammentazione, dalla perdita del valore della vita e dal cedimento della solidarietà, vogliamo essere una Chiesa “scuola per costruire comunione”. Perciò, in sintonia con tutta la Chiesa in America Latina e i Caraibi ci dichiariamo in missione permanente”. Così i vescovi uruguayani nel documento, approvato nell’Assemblea plenaria che si è chiusa lo scorso 9 aprile, che presenta gli “Orientamenti pastorali per il quinquennio 2008 – 2013” e che domenica di Pentecoste sarà illustrato nelle dieci diocesi del Paese. I presuli consegnando ai fedeli il testo che s’intitola “Ricominciare da Emmaus” desiderano spiegare - ha detto mons. Francisco Barbosa, Coordinatore nazionale della pastorale - non solo il senso del loro impegno ecclesiale ma anche le priorità riassunte in tre sfide: la conversione pastorale, l’appello alla comunione e quello alla missione. Mons. Barbosa, vescovo di Minas, ha aggiunto: “Abbiamo scelto l’importante festa della Pentecoste poiché vogliamo sottolineare che ciascuna delle nostre comunità deve sentire la responsabilità del mandato evangelizzatore e quindi, animate dal fuoco dello Spirito Santo, aprirsi a questo slancio divino per promuovere la coscienza e l’azione missionarie”. In questo contesto i vescovi dell’Uruguay sottolineano la rilevanza di tre eventi: il lancio della Missione continentale il prossimo 17 agosto, la festa della Patrona del Paese la Madonna dei “Trenta y Tres” e la celebrazione dell’Anno paolino. Inoltre, i presuli ricordano anche il prossimo Sinodo dei vescovi che rifletterà sulla Parola di Dio “vera fonte del rinnovamento della Chiesa”; assemblea alla quale l’episcopato dell’Uruguay ha già fatto pervenire un proprio contributo. Nell’anticipazione dei temi principali degli Orientamenti pastorali il comunicato dell’episcopato sottolinea la grande questione della famiglia, che “nel mese di settembre vogliamo collocare al centro della visita ad Limina”; la difesa della vita, con particolare riferimento all’educazione dei giovani all’amore e alla sessualità; la promozione umana e sociale rivolta in particolare ai settori più bisognosi e, infine, le molteplici sfide della comunità nazionale chiamata a “misurarsi con risposte tempestive e adeguate per bloccare la frammentazione e la perdita del senso della solidarietà”. (A cura di Luis Badilla)







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