2008-05-08 14:29:40

Il cardinale Bertone presiede la Supplica alla Vergine del Rosario nel Santuario di Pompei


Un centro di spiritualità mariana e di promozione umana generosa. Sono le parole di apprezzamento con le quali il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha definito il Santuario Mariano di Pompei. Nella festa odierna della Beata Vergine del Rosario, il porporato ha presieduto la Santa Messa sul sagrato del Santuario campano, culminata con la recita della Supplica alla Vergine, e ha portato il saluto di Benedetto XVI alle migliaia di persone presenti. La cronaca della celebrazione nel servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


(Parole Supplica)

 
Il portale del Santuario di Pompei, illuminato dal sole, esprime ciò che il Beato Bartolo Longo - il compositore della celebre Supplica mariana che ha unito questa mattina i cuori di milioni di pellegrini da New York a Sydney - volle esprimere con l’intuizione e i versi di 125 anni fa: la pace per tutto il mondo, custodito dall’abbraccio materno della Madonna.

 
(parole Supplica)

 
Sul davanti di quel portale, e con alle spalle l’immagine della Madonna del Rosario, il cardinale Bertone ha presieduto la Messa davanti a oltre 30 mila pellegrini, giunti in pullman, in treno e anche a piedi per unirsi in preghiera ai piedi della Vergine e, idealmente, con Benedetto XVI il quale - ha ricordato all’omelia il cardinale Bertone - è erede di una tradizione iniziata 98 anni fa, quando Benedetto XV e la Curia Romana si fermarono a mezzogiorno dell’8 maggio 1915 per recitare, per la prima volta in Vaticano, la Supplica alla Vergine di Pompei:

 
“Anche ieri sera, dopo il Concerto della Filarmonica cinese di Pechino e del Coro di Shangai alla presenza del Papa, il Papa - uscendo dall’Aula Paolo VI - mi ha detto: ‘Vado alla Grotta di Lourdes’, ed è andato nei Giardini Vaticani a recitare il Santo Rosario”.

 
Il cardinale Bertone ha affermato che l’“autentica devozione mariana” e il “generoso impegno di promozione umana sono ancora oggi i poli dinamici” del Santuario mariano di Pompei. Una solidarietà praticamente ininterrotta, che ha portato in oltre un secolo alla creazione di numerosissime opere di aiuto e assistenza, sull’esempio del Beato Bartolo Longo, del quale l’arcivescovo prelato di Pompei, Carlo Liberati, ha ricordato all’inizio della Messa la carica straordinaria del suo amore per i poveri, le famiglie disagiate e soprattutto i bambini, dei quali egli divenne educatore sullo stile di Don Bosco:

 
“In un secolo di storia e della nostra intensa fatica educativa, qui a Pompei, sono stati educati ed accolti non meno di 50 mila bambini e bambine, figli e figlie dei carcerati, gli orfani di tutte le disgrazie familiari (…) Così anche abbiamo fondato la Comunità Incontro, per il recupero dalle droghe da cui siamo circondati, e dall’alcol. Non possiamo arrenderci alla tristezza dei tempi, ma fiduciosi in Dio e sull’esempio della Vergine Santissima cerchiamo di essere i cantori della vita e costruttori di storia”.

 
L’omelia, incentrata inizialmente sul Vangelo dell’Annunciazione letto in precedenza, ha portato anche il segretario di Stato a riflettere sul quello che ha definito un “complesso armonico di opere sociali” che traducono “l'amore verso Maria in amore concreto verso i fratelli”. Dunque, ha auspicato il cardinale Bertone:

 
“Facciamo in modo che la nostra preghiera assidua e concorde salga al Cielo come in una cordata tenuta salda dalle mani di Maria, Regina della pace e del perdono, che annoda le necessità di ciascuno e porta benefici estesi a tutti, perché tutti siamo un Corpo solo in Cristo, tutti una sola famiglia, un solo popolo cristiano”.

 
Poco prima di terminare l’omelia, il cardinale Bertone ha voluto ricordare l’affetto da sempre nutrito da Benedetto XVI per la preghiera mariana dell’8 maggio, fin da quando, nelle vesti di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, si fermava in preghiera ad ogni ricorrenza insieme con i suoi collaboratori. Ed ha concluso portando alla folla l’abbraccio del Pontefice:
 
“A tutti e a ciascuno ho il piacere di trasmettere il saluto e la benedizione del Santo Padre, Benedetto XVI”. (applausi)







All the contents on this site are copyrighted ©.