Uganda: le Chiese cristiane dicono no all’abolizione dell’insegnamento della religione
nelle scuole
In Uganda le Chiese cristiane si oppongono ad un progetto governativo che vuole abolire
l’insegnamento della religione nelle scuole. La proposta è contenuta in una circolare
presentata nei giorni scorsi al parlamento che prevede anche la soppressione dei finanziamenti
pubblici alle scuole confessionali che continuano a percepire rette. Secondo i leader
cristiani ugandesi, si tratta di un’iniziativa “inaccettabile” in un Paese in cui
la sfida più grande è oggi la difesa dei valori morali. In questo senso si è espresso
il pastore anglicano Grace Kaiso, segretario esecutivo del Consiglio cristiano unito
dell’Uganda (UJCC), che riunisce le Chiese anglicana, cattolica e ortodossa: “Studieremo
la circolare, reagiremo, ma non possiamo accettare che qualcuno pensi che l’insegnamento
religioso non sia importante”, ha dichiarato il pastore anglicano. Un giudizio condiviso
da diversi leader politici che si sono pronunciati a favore del mantenimento dell’insegnamento
della religione nelle scuole in Uganda, dove l’84% della popolazione è cristiana,
anche se in questi ultimi decenni la pratica religiosa è in declino. (L.Z.)