2008-05-06 15:11:28

Incontro a Bruxelles tra i leader delle istituzioni europee con i rappresentanti delle Chiese e delle religioni in Europa


La “conversione ecologica” è stata una delle proposte lanciate durante il 4° Incontro annuale dei leader delle istituzioni europee con i rappresentanti delle Chiese e delle religioni in Europa, svoltosi ieri a Bruxelles. Il presidente in carica del Consiglio Europeo, il primo ministro sloveno Janez Janša, ha riassunto con queste parole di Giovanni Paolo II il fulcro del meeting, nel corso del quale i rappresentanti religiosi hanno affermato che esiste una responsabilità condivisa con i leader politici sul futuro del pianeta. Hanno partecipato all’incontro 21 rappresentanti delle religioni monoteistiche in Europa, insieme al presidente della Commissione Europea, a quello del Consiglio dell'UE e al presidente del Parlamento Europeo. Ricordando che la Bibbia parla di “creazione” piuttosto che di “natura”, spiega un comunicato della COMECE ricevuto da Zenit, il cardinale Franc Rodé ha osservato che è difficile sentirsi responsabili per la “natura”, concetto che si riferisce a risorse illimitate. Il concetto di “creazione”, al contrario, evoca la responsabilità del genere umano. “Nel mondo attuale – ha spiegato – siamo chiamati ad uno stile di vita sobrio e non pretenzioso per preservare le risorse della creazione e condividerle con le popolazioni più povere”. Il vescovo di Rotterdam, mons. van Luyn, ha proposto poi la nomina da parte dell'Unione Europea di un alto rappresentante per le generazioni future accanto a quello per gli Affari Esteri. Questa iniziativa, sostiene il presule, manderebbe “un chiaro segnale delle nostre speranze per un’Europa solidale al di là dei confini geografici e temporali”. Il presidente della COMECE ha anche esortato a creare un “dipartimento per il dialogo con le religioni”, che verrà istituito con l'applicazione del Trattato di Lisbona. (A.L.)







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