2008-05-06 15:13:27

Globalizzazione e pluralismo culturale al centro dell’incontro promosso dal Pontificio Consiglio della cultura in Nepal


La sfida posta alla Chiesa dall’emergente contesto della globalizzazione, del pluralismo culturale, del nazionalismo culturale, delle vivaci religioni e culture dell’Asia del Sud e la sua risposta attraverso l’evangelizzazione delle culture ed il dialogo interculturale, sono state al centro dell’incontro, promosso dal Pontificio Consiglio della cultura e dai centri culturali dell’Asia meridionale. Tenutosi per la prima volta in Nepal, al Centro di animazione pastorale St. John Vianney di Kathmandu, l’incontro ha visto al lavoro per quattro giorni 37 esperti provenienti da differenti Paesi dell’Asia del Sud: vescovi, sacerdoti, religiosi e laici che hanno esaminato la questione. “Il nostro primo obiettivo – si legge nella dichiarazione finale ripresa dall'agenzia AsiaNews– è stato quello di individuare la missione ed il ruolo del Centri culturali cattolici come laboratori di incontro del Vangelo con i valori culturali”. Il presidente del Pontificio consiglio, mons. Gianfranco Ravasi, in un messaggio letto dal nunzio in India e Nepal, mons. Pedro Lopez Quintana, evidenzia come l’umanità di oggi sia assetata di vita e verità, di pace e felicità. In questo contesto – si legge nella dichiarazione - Gesù ci offre speranza: “E’ Lui la luce che disperde il buio e la confusione”. La dichiarazione termina con una affermazione espressa con forza da Giovanni Paolo II: “Il grande problema che ora è di fronte alla Chiesa in Asia è come condividere con i nostri fratelli e sorelle asiatici ciò che apprezziamo come il dono che contiene tutti i doni, che è la Buona Novella di Gesù Cristo (EA 19). La Chiesa, come ha rilevato il Sinodo, deve essere aperta alle nuove e sorprendenti vie nelle quali il volto di Gesù può essere presentato in Asia”. (A.L.)







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