Centosessanta morti,
decine di case distrutte, ospedali e scuole spazzati via. Era la mezzanotte del
5 Maggio 1998 quando la furia di fango e detriti invase senza scampo i paesi campani
di Sarno, Siano, Bracigliano e San Felice a Cancello. A dieci anni esatti di distanza
dal disastro, i familiari delle vittime gridano la propria insoddisfazione per la
parziale ricostruzione e per la scarsa messa in sicurezza del territorio. "Se non
si ama e rispetta veramente il Creato queste tragedie accadranno sempre" avverte mons.
Illiano Gioacchino, vescovo di Nocera Inferiore-Sarno.