Nelle Isole Salomone la Chiesa locale è impegnata nella formazione cattolica dei detenuti
Accrescere l’autostima dei detenuti, le loro motivazioni personali e la speranza di
poter dare alla vita nuove prospettive sono le finalità dei corsi di formazione che
la Chiesa delle Isole Salomone promuove nelle carceri. Un’iniziativa – riferisce l’agenzia
Fides - che intende portare fra le mura dei centri di correzione e degli istituti
di pena quella speranza che solo la fede può istillare. L’insegnamento e la responsabilità
dei corsi è affidata al padre salesiano Albert Swer, preside di un Centro di formazione
professionale intitolato a Don Bosco attivo nel territorio. Nei corsi, che seguono
le metodologie educative del Santo fondatore dei Salesiani, si parla di autostima,
senso della vita e vocazione, fra una lezione e l’altra di artigianato e cultura generale,
alfabetizzazione informatica e uso del computer, educazione sanitaria, formazione
spirituale e studi biblici: un passo importante nel percorso verso la riabilitazione
globale e il reinserimento dei carcerati nella comunità civile. La bontà del progetto
e dei risultati ottenuti risultati hanno portato l’Amministrazione Penitenziaria delle
Isole Salomone a caldeggiare l’iniziativa:“Si tratta di una delle attività di maggiore
successo organizzate nelle nostre carceri - afferma Gibson Aldo, direttore del Servizio
penitenziario – Un progetto che “incontra le esigenze più profonde dei detenuti”.
(C.D.L.)