È di almeno 240 morti il bilancio ancora provvisorio del passaggio del ciclone tropicale
Nargis su cinque regioni della Myanmar e su Yangon, la più grande città ed ex capitale
del Paese. La città è tuttora senza acqua ed energia elettrica, mentre le strade sono
invase dai detriti e dalle macerie, provenienti dagli alberi caduti e dalle case crollate.
Ma l'area più colpita è quella del delta del fiume Irrawaddy, dove in alcune città
sono stati abbattuti o danneggiati il 70% degli edifici. La tempesta ha spazzato il
sud dell’ ex Birmania con venti violentissimi che hanno soffiato a una velocità fra
i 190 e i 240 km orari.
Cina–Tibet Al via a Shenzhen, nel sud della
Cina, i colloqui sulla crisi tibetana tra gli inviati del Dalai Lama e gli esponenti
del governo cinese. L’incontro tra le due parti, che si protrarrà per almeno due giorni,
è il primo da quando, due mesi fa, sono scoppiate a Lhasa le proteste anti-cinesi.
Per il punto della situazione ascoltiamo il servizio di Marco Guerra:
Sono iniziati
oggi a Shenzhen, nel sud della Cina, i primi colloqui tra inviati del Dalai Lama ed
gli esponenti del governo cinese dall'inizio della rivolta tibetana, il 10 marzo scorso.
La stampa non è stata ammessa nell’edificio che ospita l’incontro, all’esterno del
quale sono state predisposte ingenti misure di sicurezza. Secondo un portavoce del
governo tibetano in esilio non saranno quindi diramate informazioni sull’esito del
confronto fino al ritorno degli inviati in India, previsto tra martedì e mercoledì.
Preoccupato per i danni d’immagine che la crisi tibetana sta recando al Paese a tre
mesi dai Giochi di Pechino, il presidente cinese Hu Jintao si è dichiarato "fiducioso"
che i colloqui "ottengano i risultati desiderati". Da parte tibetana si registra invece
più scetticismo. Ieri il premier del governo in esilio ha detto di non nutrire grandi
aspettative ma di essere “contento che ci si parli”. Prosegue intanto il percorso
della torcia olimpica in territorio cinese. Dopo la tranquilla tappa nell’ex colonia
portoghese di Macao, oggi sarà la volta dell’isola di Hainan. Il momento più delicato,
prima dell'arrivo a Pechino l'8 agosto, sarà il passaggio in Tibet, dove la fiaccola
verrà portata sull'Everest.
Sri Lanka In Sri Lanka torna alto
il livello dello scontro tra l’esercito governativo e i ribelli Tamil, che combattono
da oltre 20 anni per ottenere l'indipendenza. Le autorità di Colombo, hanno riferito
della morte di almeno 35 ribelli e di otto militari a seguito di violenti scontri
nel nord del Paese.
Iraq In Iraq proseguono i duri combattimenti
tra forze statunitensi e milizie ribelli a Sadr City, roccaforte del leader radicale
sciita Moqtada Sadr a Baghdad. Il bilancio delle ultime 24 ore parla di almeno dieci
morti e diciassette feriti. Nella parte Ovest della capitale si registra invece la
morte di un civile e il ferimento di altri otto a seguito dell'esplosione di due ordigni.
Vittime anche tra le truppe statunitensi. Quattro incursori sono stati uccisi da un
ordigno esploso al passaggio della loro pattuglia nella provincia di Anbar. Infine
una giovane giornalista irachena è stata uccisa con una vera e propria esecuzione
mirata a Mosul, nel nord del Paese. Stando a quanto riferito dalla polizia, la donna,
di circa trent'anni, si stava recando al lavoro in taxi, quando è stata intercettata
da uomini armati che l'hanno trascinata fuori dalla macchina e freddata con un colpo
di pistola alla testa.
Turchia- Kurdistan Sarebbero oltre 150 i
ribelli separatisti curdi del PKK uccisi tra giovedì e venerdì a seguito di raid
aerei dell'aviazione turca nel nord dell’Iraq. A renderlo noto è il comando militare
di Ankara con un comunicato che riferisce anche della distruzione di tutte le postazioni
del PKK nell'area di Qandil. Tuttavia, un portavoce del Partito dei lavoratori del
Kurdistan ha smentito le fonti turche, sostenendo che i bombardamenti non hanno provocato
alcuna vittima tra i guerriglieri del PKK, ma hanno ucciso otto ribelli curdi di una
fazione che lotta contro l'Iran.
Medio Oriente Il segretario di
stato USA, Condoleezza Rice, è da ieri in Israele per rilanciare i negoziati di pace
tra israeliani e palestinesi. Si tratta di una “missione lampo” che prevede diversi
colloqui con le autorità dei due Paesi, alla vigilia di un nuovo incontro fra il primo
ministro Ehud Olmert ed il presidente dell'Anp Abu Mazen. Ieri sera la Rice ha cenato
con il premier israeliano Ehud Olmert. Oggi il capo della diplomazia statunitense
vedrà il ministro della Difesa dello Stato ebraico Ehud Barak, il ministro degli Esteri
Tzipi Livni, e, a Ramallah, il presidente palestinese Abu Mazen e il primo ministro
Salam Fayyad. In un incontro con la stampa, la Rice ha spiegato che intende chiedere
nuovamente a Israele di ridurre i check point in Cisgiordania e fare pressioni su
entrambe le parti “affinché rispettino gli impegni presi".
Iran nucleare
Il ministro degli Esteri iraniano, Manucher Mottaki, ha lanciato un monito
ai Paesi negoziatori del “5+1” a non oltrepassare alcuna ''linea rossa'' nella nuova
offerta appena messa a punto per Teheran al fine di risolvere la crisi sul programma
nucleare. L’esponente del governo del Paese asiatico si riferisce alla proposta con
"elementi economici più appetibili", avanzata ieri dagli Stati membri del Consiglio
di Sicurezza ONU più la Germania, a condizione che l’Iran rinunci all'arricchimento
dell'uranio almeno per il periodo delle trattative.
Nigeria In Nigera
tornano a colpire le milizie del Mend, all’indomani della decisione di un tribunale
del Paese che ha deciso che il processo a carico di un leader del Movimento per l'emencipazione
del Delta del Niger si svolgerà a porte chiuse. Ieri i ribelli hanno fatto saltare
tre pozzi di petrolio gestiti dalla Shell. Oggi sono state rapite due persone nel
corso di un attacco sferrato contro una petroliera presso il canale di Bonny. Si tratta,
annuncia un portavoce militare, del capitano, un bianco di nazionalità ancora sconosciuta,
e di un ingegnere nigeriano. (Panoramica internale a cura di Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 125 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.