2008-05-02 15:47:08

I vescovi boliviani: governo e opposizione scelgano la via del dialogo


“Nonostante siano stati identificati i punti principali per il dialogo che dovrebbe aprire vie per risolvere il conflitto, non esistono tuttora le condizioni per avviare questo incontro”. Così l’episcopato boliviano in una nota di mons. Jesús Juárez Párraga, vescovo della diocesi di El Alto, segretario della conferenza episcopale. Nel documento i presuli informano l’opinione pubblica sulle cause che ritardano l’avvio di negoziati tra il governo del presidente Evo Morales e i settori dell’opposizione. Questo ritardo, rilevano i vescovi, si spiega perché purtroppo “persiste grande sfiducia tra le parti; perché alcune dichiarazioni pubbliche, nonché misure governative, non aiutano alla creazione di un clima favorevole”; perché – si legge nella nota – “tutte le parti nonché le entità chiamate a facilitare il dialogo, non riescono tuttora a definire con precisione gli interlocutori autorevoli”. La Chiesa boliviana quando, a richiesta delle parti, aveva assunto l’impegno di favorire i negoziati si era sforzata nel dare periodica e pubblica informazione sull’andamento della situazione; perciò, oggi, “desidera ribadire la sua vocazione di servizio alla pacificazione e al dialogo”. In queste settimane, si aggiunge nel testo, numerosi sono stati gli incontri con alti esponenti delle parti allo scopo di avvicinarli verso un momento d’incontro diretto. I vescovi esortano poi “tutti gli attori coinvolti in questo processo a misurare la grave responsabilità che pesa su ciascuno e, dunque, a far sì che prevalga una chiara volontà di dialogo sostenuta da gesti e atteggiamenti coerenti”. Infine, i presuli invitano tutti a lavorare per “evitare altri scontri che possano condurre alla violenza”. E avvertono che, oggi più che mai, le autorità nazionali, regionali e locali, devono avere chiara coscienza “del servizio che prestano alla società”. Devono allontanarsi – concludono - da qualsiasi gesto che sostenga lo scontro e la tensione. (A cura di Luis Badilla)







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