Fervono i lavori nella Basilica di San Paolo per l'ormai prossima inaugurazione dell'Anno
Paolino
La Basilica di San Paolo fuori le Mura si fa più bella ed accogliente per l’Anno Paolino.
I lavori, con questo intento avviati per tempo, fervono al suo interno e all’esterno
per essere portati a termine prima dell’avvio delle celebrazioni, cioè entro il 28
giugno. Alcuni però sono già stati completati: in particolare quelli, durati parecchi
mesi e protetti da un’imponente impalcatura, di pulitura del monumentale Quadriportico
di ingresso. Ora le 150 colonne di granito grigio, con i loro capitelli corinzi di
marmo bianco, si presentano in tutto il loro splendore ai pellegrini che sempre più
numerosi varcano i cancelli di ingresso per venerare il sepolcro dell’Apostolo. Grande
è anche la loro ammirazione per la cassettonatura del nartece, i cui fregi, rilievi
e simboliche sculture sono state ricolorate o dorate. Gli interventi hanno interessato
i medaglioni dipinti nonché i marmi policromi e le altre decorazioni simboliche che
adornano gli altri tre lati del Quadriportico nonché il frontone di marmo bianco sovrastante
il nartece. Mentre sta per essere completato il restauro del celebre Baldacchino
di Arnolfo di Cambio, che si innalza sull’altare papale e la Tomba di San Paolo, un
capolavoro della scultura medievale, viene predisposto il potenziamento dell’illuminazione
della navata centrale della Basilica e l’adeguamento di tutta l’illuminazione ordinaria
con un impianto a basso consumo energetico. Un’analoga operazione aveva consentito
di dare splendore in tutta la sua magnificenza al mosaico del catino absidale al cui
centro è il Cristo in trono ( al suo piede è prostrato Papa Onorio III) tra i Santi
Pietro, Andrea, Paolo e Luca. Altri lavori sono connessi alla risistemazione dell’area
espositiva con il recupero totale della Cappella dei Martiri ricca di affreschi (tra
il transetto della Basilica e il Chiostro dell’Abbazia benedettina) e della Pinacoteca.
Da essi sono stati trasferiti all’uscita dalla Basilica, alla fine della “passeggiata
archeologica”, i due punti vendita di libri, stampe, icone e altri oggetti religiosi.
Un intervento ha interessato pure il Battistero con la pulitura delle formelle di
marmi pregiati, tutti differenti, provenienti da varie parti del mondo. Stanno intanto
per essere completati i restauri del Chiostro medievale, gioiello dell’arte cosmatesca.
L’antica tettoia di legno che protegge gli ambulacri è stata pulita e ridipinta
mentre nel giardino è stata rinnovata la messa a dimora di piante, con molte varietà
di rose. Il Chiostro sarà dotato di un’illuminazione di ambiente che ne valorizzi
di sera le opere d’arte che protegge, fra cui un sarcofago del III secolo e la statua
di Papa Bonifacio IX oltre al lapidario di tombe d’epoca romana e bizantina. Infine,
grandi lavori hanno riguardato l’Abbazia benedettina con il consolidamento delle antiche
murature, il recupero dell’antica struttura lignea delle capriate, il rifacimento
del tetto e la rintonacatura del prospetto sulla via Ostiense. Alla realizzazione
di questi interventi, disposti dall’Amministrazione della Basilica Papale, ha contribuito
il Governatorato della Città del Vaticano. (Per Radio Vaticana, Graziano Motta)