2008-04-30 16:26:14

I vescovi del Paraguay lodano il coraggio dei giornalisti che cercano la verità


“L’informazione obiettiva, opportuna e completa fornita dai giornalisti durante le recenti elezioni generali ha dato un contributo al rispetto della volontà della cittadinanza”. Così, mons. Adalberto Martínez Flores, vescovo di San Pedro, responsabile della Commissione episcopale per i mezzi di comunicazione sociale in una dichiarazione in cui, a nome dei vescovi del Paraguay, si complimenta con i giornalisti protagonisti del “delicato compito di informare e formare l’opinione pubblica per cercare e condividere la verità sia nei mass-media nazionali sia in quelli locali ”. “Valutiamo positivamente – si legge nel documento - il coraggio e il contributo che il giornalismo d’inchiesta offre alla verità e che si è tradotto in minacce, persecuzioni e morte come nel caso di Santiago Leguizamón. Mons. Martínez Flores chiede quindi alle istituzioni e agli organismi competenti di continuare le loro ricerche in tutti quei casi in cui gli operatori dell’informazione sono stati vittime di violenze e morte. Riflettendo sulla precaria situazione socio-economica del Paese e sulla realtà politica, fortemente polemica e polarizzata negli ultimi mesi, i presuli esprimono inoltre preoccupazione: in questo scenario – scrivono - questi professionisti sono sottoposti a pressioni e tentazioni rischiose che possono allontanarli dal loro dovere di cercare e condividere la verità”. Riprendendo le parole di Benedetto XVI nel suo messaggio per la 42.ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebra domenica prossima, i vescovi chiamano i giornalisti del Paraguay ad “orientare sempre il proprio lavoro con i valori etici, anche quando la situazione è difficile e ciò sembra impossibile”. Un vero giornalista – spiegano - non rinuncia mai “alla presentazione dei fatti e delle situazioni della società con la massima onestà, con atteggiamento responsabile e in difesa dei valori della vita, delle persone, della famiglia e del bene comune”. Infine, i presuli ricordano che la “verità e il rispetto della dignità umana non può essere mai sacrificata mettendo al primo posto le vendite e le statistiche sulle tirature. Occorre inoltre evitare costantemente la tentazione di aumentare la propria audience facendo leva sulle trasgressioni, la volgarità e la violenza”. (L.B.)







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