2008-04-24 15:21:45

La morte a Bruxelles del teologo gesuita Jean Galot: la cristologia al centro della sua ricerca


Si sono svolti martedì scorso a Bruxelles i funerali del teologo gesuita Jean Galot, che si è spento il 18 aprile a Woluwe-Saint-Pierre, nei pressi della capitale belga, all’età di 89 anni. “L’Osservatore Romano” in un lungo servizio lo ricorda oggi come suo stimato collaboratore per oltre trent’anni dove i suoi articoli, spiritualmente e teologicamente molto accurati, mettevano in mostra la sua grande capacità divulgativa. La carriera accademica di padre Galot fu lineare: filosofia, teologia, dottorato a Roma e subito, a partire dal 1953, insegnamento della teologia dogmatica a Eegenhoven fino al 1968, poi ancora a Roma, alla Gregoriana, dove ha tenuto per più di vent’anni la cattedra di teologia. Una presenza umile e discreta la sua, che ha comunque lasciato il segno negli studenti e nell’intera comunità di studiosi. “Quello che spiccava della sua personalità – ha detto all’Osservatore Romano padre Luis Ladania, segretario generale della Commissione Teologica Internazionale – era la straordinaria capacità di lavoro. Un uomo instancabile. In Gregoriana padre Galot ha portato la sua profonda conoscenza della teologia cristologia, alla quale ha dedicato il suo insegnamento. Pur essendosi dedicato a molti campi di studio – ricorda padre Ladania – la passione di padre Galot era per la cristologica: ci teneva moltissimo a sottolineare il valore del Concilio di Calcedonia –- espresso nell’opera del 1981 ‘Le Christ, foi et contestation’ - come punto di riferimento imprescindibile per la teologia cattolica”. “Tuttavia la caratteristica principale di padre Jean Galot è stata certamente la sua unità profonda fra l’uomo di studio e d’insegnamento e l’uomo spirituale” ha detto nel corso dell’omelia per i suoi funerali il gesuita Jean-Marie Faux. “Accanto alla lista impressionante delle sue opere teologiche – ha detto – si può stilare quella ancora più impressionante, delle sue opere spirituali e dei suoi libretti di preghiere”. (R.P.)








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