2008-04-24 08:13:28

Elezioni in Nepal. Vincono gli ex ribelli maoisti e chiedono al re Gyanendra di lasciare il Paese


Da movimento armato a primo partito del Nepal. Gli ex ribelli maoisti hanno vinto con un ampio vantaggio le elezioni del 10 aprile scorso, passaggio decisivo dalla monarchia alla repubblica. Il loro primo atto rischia però di innescare nuove tensioni nel Paese tibetano: la ferma richiesta al re Gyanendra, di lasciare il Paese. Il servizio di Giancarlo La Vella: RealAudioMP3

Gli ex-ribelli parlano da una posizione di preminenza politica: la maggioranza assoluta nel nuovo Parlamento di Kathmandou. In base ai risultati definitivi resi noti dalla Commissione elettorale, nell'Assemblea costituente, che dovrà dare al Nepal una Costituzione repubblicana, composta da 575 seggi eletti dal popolo e 26 assegnati a personalità eminenti del Paese, vi saranno 220 maoisti, 93 marxisti-leninisti e 107 del Partito del Congresso nepalese filo-monarchico. A detta di coloro che dovranno gestire il nuovo corso istituzionale, il 63enne sovrano Gyanendra deve lasciare il Nepal, per garantire un immediato passaggio dalla monarchia alla repubblica. E proprio tre giorni fa, Gyanendra aveva escluso la sua imminente partenza per l’esilio. Il leader maoista, Prachanda, ha concesso al re quattro settimane di tempo per lasciare il palazzo, dopo di che – ha minacciato – sarà il popolo a costringerlo ad andar via. Una situazione delicata che rischia di innescare nuove tensioni, che sembravano fugate dalle prime elezioni libere dal 1999, avvenute il 10 aprile scorso e che hanno sancito in maniera incruenta il cambio di regime.







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