Canada: la Conferenza episcopale sostiene un progetto di legge sui bambini non ancora
nati
Sì alla modifica del Codice Penale canadese, in favore dei bambini non ancora nati:
lo affermano i vescovi del Canada, attraverso l’Organismo cattolico per la vita e
la famiglia (OCVF), istituto patrocinato dalla Conferenza episcopale canadese e dal
Consiglio supremo dei Cavalieri di Colombo. In una lettera a firma di mons. Jean Gagnon,
vescovo di Gaspé e presidente del Consiglio di amministrazione dell’OCVF, i presuli
“incoraggiano i cattolici e tutti i canadesi a contattare i propri deputati per chiedere
loro di votare a favore del progetto di legge C-484”, depositato dal deputato conservatore
Ken Epp. Meglio conosciuto come “Legge sui bambini non ancora nati vittime di atti
criminali”, questo progetto intende modificare il Codice Penale, prevedendo la possibilità
di raddoppiare le accuse contro chi aggredisce una donna incinta e il bambino in gestazione.
“Attualmente – si legge ancora nella lettera – il dibattito pubblico è molto acceso,
poiché secondo numerosi cittadini questo progetto minaccia il diritto ad abortire”.
Un’affermazione errata, scrive mons. Gagnon, anzi: la proposta normativa “vuole preservare
la possibilità, per una donna, di scegliere l’aborto e non accorderebbe alcun diritto
al figlio, nel caso in cui la madre avesse già scelto di interrompere la gravidanza”.
“Il progetto di legge C484 – conclude il presule – costituisce quindi uno sviluppo
interessante, poiché riconosce, almeno nel caso di un’aggressione violenta contro
la madre, la dignità del bambino che deve nascere e il valore della vita umana”. (I.P.)