La diocesi di Nottingham contro le norme che permettono le adozioni alle coppie omosessuali
La diocesi inglese di Nottingham interromperà i suoi legami con un’agenzia di adozioni
perché non è disposta ad accettare in nessun modo le nuove leggi sui cosiddetti diritti
degli omosessuali. Il vescovo, mons. Malcolm Patrick McMahon, ha dichiarato all’agenzia
CNS che lui e gli amministratori della Catholic Children’s Society, si sono sentiti
forzati nella decisione dalle “Sexual Orientation Regulations”, una legge che proibisce
la discriminazione contro i gay concedendo loro vari beni e servizi. La legge vorrebbe
costringere la diocesi ad affidare i bambini anche a coppie dello stesso sesso. Questo
provvedimento, chiamato Equality Act e introdotto nel 2006 da Tony Blair, permette
l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali ed è stato sin da subito contestato
dalle agenzie cattoliche che si occupano del settore, sebbene non sia prevista per
esse alcun tipo di esenzione. Una direttiva del Vaticano emessa nel 2003 dichiarava
moralmente sbagliato affidare bambini a coppie non eterosessuali ed il vescovo McMahon
dice che la Catholic Children’s Society “farà la cosa che ritiene migliore”, unendosi
a un’altra agenzia di adozioni. Il presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra
e Galles, il cardinale Cormac Murphy O’Connor arcivescovo di Westminster, afferma
che risulta impossibile al contempo essere d’accordo con la legislazione e seguire
gli insegnamenti cattolici. Anche altre agenzie cattoliche stanno considerando la
possibilità di continuare la loro normale attività nonostante le nuove regolamentazioni
governative. (V.V.)