Kenya: il Centro gesuita “Hakiman” di Nairobi lancia l’iniziativa “Ambasciatori di
Pace”
Leader religiosi cristiani e musulmani insieme come “Ambasciatori di Pace” in Kenya
per promuovere la riconciliazione nazionale e sanare le ferite lasciate dalle violenze
politiche e etniche seguite alle elezioni di dicembre. L’iniziativa è stata lanciata
sabato scorso nella capitale Nairoibi dall’arcivescovo emerito Ndingi Mwana a’ Nzeki
insieme al pastore emerito presbiteriano Timothy Njoya e allo Sceicco Abdi Addullahi.
A promuoverla è il Centro gesuita “Hakiman”, in collaborazione con la Conferenza episcopale
keniota, il CAFOD (l’opera caritativa dei vescovi inglesi e gallesi per i Paesi d’oltremare)
e la Provincia Gesuita dell’Africa Orientale. Gli “Ambasciatori di Pace” – spiega
in un comunicato reso noto dalla CISA il direttore del Centro, padre Elias Omondi
– visiteranno alcune aree target e interagiranno con i leader politici locali del
Paese, con un’attenzione privilegiata alle zone più colpite dagli scontri: Nairobi,
Nakuru, Kericho, Kitale, Eldoret, Kisumu e Kisii. L’obiettivo è di sensibilizzare
la popolazione e coinvolgerla in iniziative volte a rinsaldare i legami comunitari
e il sentimento di appartenenza nazionale ferito dalle violenze. A questo scopo sarà
distribuito vario materiale con linee guida di riflessione e conversione personale.
Una volta compresi i meccanismi del processo (articolato in quattro fasi: esame di
coscienza, tolleranza, rispetto della diversità e chiamata personale alla costruzione
del futuro), i partecipanti agli incontri saranno invitati a costituire comunità di
dialogo, quali basi per una pace solida e duratura in Kenya. (L.Z.)