L'arcivescovo di Mumbay: attentati anticattolici per destabilizzare la presenza della
Chiesa in India
Attacchi orchestrati e diffusi per destabilizzare la presenza della Chiesa in India:
potrebbe essere questo il piano occulto di alcuni gruppi radicali induisti secondo
il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbay. "La campagna mira a creare difficoltà
alla Chiesa in India, a emarginarla sempre di più, a ridurne la sua influenza nella
società". Il cardinale ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione, ripresa dall'Agenzia
Fides, circa quattro mesi dopo gli attacchi subiti dai fedeli cattolici nello Stato
centro-orientale di Orissa, che hanno lasciato traumi e ferite profonde, dolore e
disagi nelle comunità cattoliche locali, con morti, feriti e migliaia di sfollati.
Il Cardinale Gracias, presidente della Conferenza dei Vescovi Latini dell’India, dopo
aver letto i rapporti ed esaminato i documenti ufficiali del governo, ha dichiarato:
“Gli eventi in Orissa sembrano essere stati attacchi decisi a tavolino. Quello che
mi preoccupa maggiormente - considerando la vastità e l’articolazione territoriale
della nazione indiana - è che quanto accaduto in Orissa potrebbe essere parte di un
gioco più vasto, mirato e creare difficoltà nella Chiesa qui e altrove”, ha detto
ricordando ulteriori incidenti ed episodi di violenza subiti dal personale religioso.
Il porporato ha anche notato la responsabilità di gruppi e movimenti come il Baratiya
Janata Party, che soffiano sul fuoco dell’ideologia, costruendo il tappeto di azione
dei fondamentalisti violenti. Gli stessi leader indù, ha sottolineato, non riescono
a controllare frange estremiste radicali. Il pericolo è, insomma, il diffondersi del
“virus della cristianofobia”, soprattutto in un contesto di generale deteriorarsi
dei rapporti interreligiosi, anche a causa di nuovi provvedimenti legislativi che,
in alcuni Stati indiani, proibiscono le conversioni e gettano sospetti sulle minoranze
religiose. (R.P.)