2008-04-20 23:53:22

“Creare nuovi luoghi di speranza”, il Papa chiama i cristiani d'America ad una stagione ecclesiale, sociale e politica


Duecento anni compiuti, ma con una storia in piena trasformazione. E’ il volto della Chiesa americana che il Papa ha tratteggiato questa sera nella Messa conclusiva del suo viaggio negli Stati Uniti, celebrata nello Yankee Stadium di New York, gremito da sessantamila fedeli, provenienti da tutti e 50 gli Stati americani. Chiamati dal Papa ad una nuova stagione ecclesiale e politica. Una Messa solenne, in una scenografia liturgica di grande impatto visivo e musicale, che ha celebrato il 200esimo anniversario della creazione delle diocesi di New York, Boston, Filadelfia e Louisville. Ma che soprattutto ha raccolto ed espresso nella fede le emozioni del mattino, vissute con il Papa nella sua visita a Ground Zero.
La linea al nostro inviato, Pietro Cocco:RealAudioMP3

“Oggi, il successore di Pietro, vi pone una sfida.” Con queste parole, pronunciate nell’omelia della messa allo Yankee Stadium di New York, ultimo appuntamento prima di lasciare questa sera gli Stati Uniti, Benedetto XVI si è congedato dal popolo americano. E la sfida è “creare nuovi luoghi di speranza” in ogni settore della società e della cultura americana. “Il futuro della Chiesa in America deve oggi iniziare a sorgere”, ha rimarcato il Papa, lasciando intendere che c’è una pagina nuova da scrivere nella storia di questa chiesa e di questo paese
E non è un caso che la consegna sia avvenuta nello stesso giorno in cui Benedetto XVI si è recato in visita a Ground Zero, il luogo dove la coscienza collettiva degli Stati Uniti è rimasta cristallizzata nel vuoto di quel crollo delle Torri, e nel dolore per la distruzione di così tante vite umane.
E’ tempo di nuovi orizzonti. La celebrazione odierna, ha osservato il Papa, è un richiamo a proseguire in avanti con ferma determinazione, e ad usare saggiamente delle benedizioni della libertà, per edificare un futuro di speranza per le generazioni future:

"In this land of religious liberty, Catholics found freedom not only to practice their faith, but also to participate fully in civic life, bringing their deepest moral convictions to the public square and cooperating with their neighbors in shaping a vibrant, democratic society."

 
In questa terra di libertà religiosa, i cattolici hanno trovato non soltanto la libertà di praticare la propria fede ma anche di partecipare pienamente alla vita civile, recando con sé le proprie convinzioni morali nella pubblica arena, cooperando con i vicini nel forgiare una vibrante società democratica.

Guardando alla straordinaria crescita della Chiesa in America, in questi duecento anni, balza agli occhi come essa abbia saputo dare vita a innumerevoli iniziative per dare assistenza ai bisogni materiali più immediati. Ma si capisce anche, come attraverso di essi, ed un efficace impegno nel campo educativo, la Chiesa abbia contribuito pure a forgiare da popoli diversi una identità collettiva, che ha contribuito in modo significativo alla crescita della società americana nel suo insieme. Tutto questo, ha sottolineato Benedetto XVI, nella semplice fedeltà ai due comandamenti dell’amore a Dio e dell’amore al prossimo. Ma quante sfide difficili e quanti sacrifici spirituali graditi a Dio sono stati offerti nei due secoli trascorsi! ha esclamato.

Ma ora c’è una fida nuova, ed è quella che Benedetto XVI ha lasciato agli uomini e alle donne d’America: rendere presente oggi il Regno di Dio in tutta la sua potenza salvifica, in ogni singolo, come in ogni famiglia e comunità. Questo significa operare per la crescita del Regno in ogni settore della società, affrontando le sfide del presente e del futuro, ha aggiunto, fiduciosi nella vittoria di Cristo:

"It means not losing heart in the face of resistance, adversity and scandal. It means overcoming every separation between faith and life, and countering false gospels of freedom and happiness.""

 
Questo significa non perdere la fiducia di fronte a resistenze, avversità e scandali. Significa superare ogni separazione tra fede e vita, opponendosi ai falsi vangeli di libertà e di felicità.

Di qui l’esplicita richiesta formulata dal Papa a respingere anche la falsa dicotomia tra fede e vita politica, poiché come ha affermato il Concilio Vaticano II, “nessuna attività umana, neanche nelle cose temporali, può essere sottratta al dominio di Dio” (Lumen gentium, 36).
Agite, ha concluso, per arricchire la società e la cultura americane della bellezza e della verità del Vangelo. E' una verità che ci rende liberi, e che è la sola che può garantire il rispetto della dignità e dei diritti di ogni uomo, donna e bambino nel mondo, compresi i più indifesi tra gli esseri umani, i bimbi non ancora nati nel grembo materno.

Da new york, pietro cocco, rv








All the contents on this site are copyrighted ©.