2008-04-19 08:18:31

"L’Onu sia casa e centro morale per tutte le Nazioni". Il discorso di Benedetto XVI di fronte all’Assemblea Generale


L’Organizzazione delle Nazioni Unite come “centro morale, in cui tutte i Paesi del mondo si sentano a casa loro, sviluppando la comune coscienza di essere una famiglia di Nazioni”. Cosi Benedetto XVI si è rivolto ieri all’assemblea generale dell’Onu, dove è stato ricevuto dal segretario generale, Ban Ki Moon, e dal presidente dell’assemblea, Kerim Srgjan, insieme ai rappresentanti dei 192 Stati membri. Nel suo saluto introduttivo, Ban Ki-moon, ha sottolineato come ci sia una comunanza di vedute tra Santa Sede e Onu. Anzi, pur non essendoci una religione ufficiale nell’organizzazione, ha aggiunto Ban Ki-moon, noi che vi lavoriamo spesso abbiamo un linguaggio di fede e sentiamo il nostro lavoro come una missione. E, rivolto al Papa, ha detto: “La nostra missione comune ci unisce”. Un pensiero, questo, condiviso anche dal Presidente dell’Assemblea Generale, che ha ricordato l’appoggio del Papa al dialogo tra le culture, le Nazioni e i popoli. E nel ringraziarlo per la sua visita all’Onu, che ricorda a ciascuno la missione nobile di cui è investito, ha formulato a nome di tutti gli auguri di buon compleanno a Benedetto XVI, ricordando anche la sua elezione al soglio pontificio avvenuta il 19 aprile di tre anni fa. La crescente interdipendenza tra i popoli è stata poi ripresa dal Papa nel corso dell’incontro ecumenico che si è svolto in serata nella chiesa di St. Joseph a New York. Il servizio del nostro inviato negli Stati Uniti, Pietro Cocco: RealAudioMP3








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