2008-04-19 15:18:17

Il Consiglio Ecumenico delle Chiese lancia un appello all’accoglienza dei migranti


Accogliere gli stranieri non è un’opzione facoltativa: lo ha ribadito il Consiglio Ecumenico delle Chiese (COE), al termine della Conferenza ecumenica mondiale sulle migrazioni che si è svolta a Beirut, in Libano. In un’epoca in cui “il fenomeno migratorio assume nuove connotazioni”, ha affermato il segretario generale uscente del COE, Samuel Kobia, la Chiesa deve “difendere il diritto delle persone sia di circolare liberamente nei loro Paesi, sia di lasciare le proprie case e vivere altrove, in cerca di una vita dignitosa, un diritto donato loro da Dio”. Dal suo canto, il segretario generale della Conferenza cristiana d’Asia, Prawate Kid-am, ha richiamato la necessità di un approccio positivo con i migranti: “le migrazioni – ha detto – sono un’espressione coraggiosa della volontà degli individui di superare le difficoltà e di vivere una vita migliore”. Quanto al traffico di esseri umani, Kid-am ha sottolineato l’importanza di “fornire vie legali ai migranti, praticando una politica della migrazione e del lavoro adeguata alle normative nazionali dei singoli Paesi”. Una valutazione sostenuta anche da Doris Peschke, segretario generale della Commissione delle Chiese sui migranti in Europa, il quale ha poi invitato ad affrontate il fenomeno migratorio “tramite programmi di sostegno sociale e di integrazione”. (I.P.)







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