2008-04-18 14:18:49

Il Papa negli USA: "Il mondo ha bisogno della testimonianza convincente della nostra speranza in Cristo"


Il mondo ha bisogno della testimonianza convincente della nostra speranza in Cristo. E’ l’invito che Benedetto XVI ha rivolto ieri alla Chiesa degli Stati Uniti, celebrando la Santa Messa nel National Stadium di Washington, davanti a quarantacinquemila fedeli provenienti da molte parti del Paese. Mentre vi parliamo, il Papa è in procinto di trasferirsi alla base area di Andrews, da dove decollerà alla volta di New York per l'attesa visita alle Nazioni Unite, in programma per le 10.45, ora locale. Ma tra i fedeli di Washington riecheggiano ancora le parole incisive pronunciate dal Pontefice durante la Messa, quando ha ricordato le ingiustizie sofferte dalle popolazioni native americane e da quanti dall’Africa furono portati forzatamente negli Stati Uniti come schiavi. Ritorniamo allora ai momenti della celebrazione con il servizio del nostro inviato, Pietro Cocco:RealAudioMP3

 
Nel suo secondo giorno negli Stati Uniti, Benedetto XVI ha iniziato a spiegare le ragioni della sua speranza in questo Paese, nella sua Chiesa, e della sua simpatia per il popolo americano. Sarebbe un equivoco farne una lettura semplicemente politica o sociale. E’ una simpatia che nasce guardando al cammino fatto dalle diverse generazioni della Chiesa in America, visivamente rappresentate nei fedeli presenti alla Messa, generazioni che hanno saputo congiungere gruppi di immigrati molto diversi nell’unità della fede cattolica, apprezzandone la ricca molteplicità. Generazioni che hanno saputo fidarsi di Dio, del suo amore, nel momento in cui affrontavano sfide enormi poste dalla costruzione di una nuova nazione su nuovi fondamenti. Un cammino non privo di sofferenze e ingiustizie, ma in cui il Papa vede con gli occhi della fede anche l’azione, nel cuore e nelle azioni di molti, dello Spirito Santo che purifica e corregge in modo soprannaturale le aspirazioni umane orientandole a Dio. In questo senso la crescita della Chiesa in America è inserita nella storia più grande dell’espansione della Chiesa in seguito alla discesa dello Spirito Santo a Pentecoste. E sentirlo proclamare dal Papa al centro di un magnifico stadio appena inaugurato, attorniato dalla città di Washington e dall’affetto e dall’entusiasmo di quarantacinquemila persone, ne ha espresso tutta la forza e concretezza di vita che lo Spirito può suscitare. Con questa speranza Benedetto XVI ha invitato tutti a guardare al futuro, alle sfide nuove non meno esigenti:

 
“Who can deny that the present moment is a crossroads…
Chi può negare che il momento presente costituisca una svolta non solo per la Chiesa in America, ma anche per la società nel suo insieme? È un tempo pieno di grandi promesse, la famiglia umana diventa sempre più interdipendente. E anche la Chiesa vede segni di immense promesse, ha sottolineato il Papa, nelle tante sue parrocchie, nella vivacità dei movimenti, nel numero di coloro che ogni anno abbracciano la fede cattolica”.

Ma nel realismo della fede, Benedetto XVI ha invitato a guardare anche ai problemi che vive la società americana e ne mettono a rischio gli stessi fondamenti. Sono segni che vanno capiti e affrontati affinchè anche lì arrivi l’annuncio del Vangelo, l’amore di Dio. Segni di alienazione, rabbia e contrapposizione in molti nostri contemporanei; crescente violenza, indebolimento del senso morale, involgarimento nelle relazioni sociali e accresciuta dimenticanza di Dio. Ed anche nella Chiesa si percepisce in modo spesso doloroso, la presenza di divisione e polarizzazione al suo interno, con la sconcertante scoperta che tanti battezzati abbracciano atteggiamenti contrari alla verità del Vangelo. E ancora una volta, come già ieri incontrando i vescovi, il Papa non ha mancato di esprimere il suo dolore e quello della Chiesa statunitense per gli abusi sessuali di minorenni. Nessuna parola può descrivere il dolore e il danno recati da tale abuso, ha detto Benedetto XVI, che ha incoraggiato ognuno a fare il possibile per promuovere il risanamento e la riconciliazione per aiutare le vittime:

 
“Let us trust in the Spirit’s power to inspire conversion…
Confidiamo nel potere dello Spirito di ispirare conversione, di risanare ogni ferita, di superare ogni divisione e di suscitare vita e libertà nuove!”.
 
Perché questo avvenga, Benedetto XVI ha lasciato una consegna impegnativa: superare le divisioni e lavorare insieme, uniti nella preghiera di cui parla San Paolo. Una preghiera di inesauribile speranza, di paziente perseveranza, e non di rado accompagnata dalla sofferenza per la verità. Una preghiera che sa partecipare della stessa debolezza e sofferenza di Cristo, e che quindi non si spaventa di sperimentarla nella vita concreta, perché confida nella vittoria della sua Croce. Per questo il Papa si è detto fiducioso nel potere della grazia di creare un futuro promettente per il popolo di Dio in America. Un futuro al quale ha invitato a contribuire anche i fedeli emigranti dall’America Latina:
 
"El Señor les llama a seguir contribuyendo al futuro de la Iglesia en este País…

 
Parlando, a conclusione della Messa, in lingua spagnola alla numerosa presenza di origine ispanoamericana, ha detto loro di non far mancare la vitalità della loro testimonianza di fede al futuro della Chiesa americana.

 
(Canto ispanoamericano)







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