2008-04-18 14:50:07

Gli educatori cattolici aiutino i giovani a ricercare la verità nel dialogo tra fede e ragione: l’invito del Papa alla Catholic University


Dopo la grande Messa al “Nationals Stadium”, il Papa ha incontrato ieri pomeriggio il mondo universitario cattolico americano alla “Catholic University” di Washington, istituzione fondata nel 1887 dall’episcopato statunitense. Benedetto XVI ha pronunciato un discorso appassionato su fede e ragione ed ha ribadito il ruolo fondamentale delle scuole e università cattoliche nella ricerca della verità. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

(canti)

“Contro i conflitti personali, la confusione morale e la frammentazione della conoscenza, i nobili scopi della formazione accademica e dell’educazione, fondati sull’unità della verità e sul servizio alla persona e alla comunità, diventano uno speciale potente strumento di speranza”: è il messaggio consegnato da Benedetto XVI agli educatori cattolici degli Stati Uniti nell’incontro alla “Catholic University of America”. Evento caratterizzato da grande entusiasmo per il Papa da parte degli studenti e dei 235 rettori di università e college cattolici:
 
(applausi)
 
Benedetto XVI ha innanzitutto ricordato il merito storico delle scuole cattoliche che hanno aiutato “generazioni di immigrati a sollevarsi dalla miseria e a prendere il loro posto nella società odierna”. Quindi, si è soffermato sul tema a lui tanto caro del dialogo tra fede e ragione. “Tutte le attività della Chiesa – è stata la sua riflessione – scaturiscono dalla sua consapevolezza di essere portatrice di un messaggio che ha la sua origine in Dio stesso”. E ha rilevato come il “desiderio di Dio di farsi conoscere e l’innato desiderio di ogni essere umano di conoscere la verità forniscono il contesto della ricerca umana sul significato della vita”:

 
"From this perspective one can recognize that the contemporary 'crisis of truth'" …
 
"Da questa prospettiva – ha osservato – si può riconoscere che la contemporanea ‘crisi di verità’ è radicata in una ‘crisi di fede’”, aggiungendo che “solo mediante la fede noi possiamo dare liberamente il nostro assenso alla testimonianza di Dio e riconoscerlo come il trascendente garante della verità che egli rivela”. Di qui la sua riflessione sulla libertà che, ha avvertito, “non è facoltà di disimpegno da” ma “facoltà di impegno per, una partecipazione all’Essere stesso”:
 
"Authentic freedom can never be attained by turning away from God …"
 
"L’autentica libertà – ha affermato il Papa – non può mai essere raggiunta nell’allontanamento da Dio”, giacché “una simile scelta significherebbe ultimamente trascurare la genuina verità” di cui abbiamo bisogno “per capire noi stessi”. Benedetto XVI ha così rivolto il pensiero al valore della libertà nelle università cattoliche:

 
"I wish to reaffirm the great value of academic freedom …"
 
“Desidero riaffermare il grande valore della libertà accademica”, ha detto il Papa. Tuttavia, ha precisato, “è anche il caso di ricordare che ogni appello al principio della libertà accademica per giustificare posizioni che contraddiccono la fede e l’insegnamento della Chiesa ostacolerebbe o addirittura tradirebbe l’identità e la missione dell’Università”. Ha così esortato gli insegnanti degli atenei e delle scuole cattoliche ad “assicurare che gli studenti ricevano un’istruzione nella dottrina e nella pratica”. Questo, ha aggiunto, “richiede che la testimonianza pubblica al modo d’essere di Cristo” “modelli ogni aspetto della vita istituzionale sia all’interno che all’esterno delle aule scolastiche”. Una parte del discorso il Papa l’ha poi dedicata al grande tema della verità:

 
"The Church’s mission, in fact, involves her …"
 
“La missione della Chiesa – ha affermato – di fatto la coinvolge nella lotta che l’umanità sostiene per raggiungere la verità”. D’altro canto, ha aggiunto, “non è la prassi a creare la verità, ma è la verità che deve servire come base della prassi”. L’ideologia secolaristica, ha detto ancora, “pone un cuneo tra verità e fede”. Una divisione che “ha portato alla tendenza di eguagliare verità e conoscenza e ad adottare una mentalità positivistica che, rigettando la metafisica, nega i fondamenti della fede e rigetta la necessità di una visione morale”:

 
"Truth means more than knowledge …"

 
“Verità – ha sottolineato – significa di più che conoscenza: conoscere la verità ci porta a scoprire il bene”. La verità, infatti, “parla all’individuo nella sua interezza, invitandoci a rispondere con tutto il nostro essere”. Richiamo ancor più urgente, ha detto, per rispondere ad una “certa timidezza” che oggi osserviamo “di fronte alla categoria del bene”. “Particolarmente inquietante”, ha aggiunto, “è la riduzione della preziosa e delicata area dell’educazione sessuale alla gestione del ‘rischio’, privo di ogni riferimento alla bellezza dell’amore coniugale. Il Papa ha infine incoraggiato gli educatori cristiani a “liberare i giovani dai limiti del positivismo e a risvegliare la loro ricettività nei confronti della verità, di Dio e della sua bontà”.







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