Convegno su ecologia umana ed ecologia dell’ambiente promosso dall’Associazione Amici
dell’Università Cattolica
“Relazioni umane di giustizia e di pace” sono “indispensabili per la salvaguardia
del creato”: lo ha detto, ieri pomeriggio, mons. Giuseppe Betori, segretario generale
della CEI, intervenendo al convegno “Educazione. Ecologia umana, ecologia dell’ambiente”,
promosso, a Rodengo Saiano (Bs), dalla Scuola italiana moderna, dalla “Scuola e didattica”
Editrice La Scuola e dall’Associazione “Amici” dell’Università Cattolica. “In un tempo
come il nostro, nel quale la ‘crisi’ è profonda a livello dell’ethos collettivo e
dentro i meandri profondi della cultura, è necessario – ha detto il presule le cui
parole sono state riprese dal Sir - che il cristianesimo mostri la sua capacità di
orientare le esistenze degli uomini sulle strade del rispetto della dignità della
persona, della solidarietà e della pace, di una solida convivenza civile, della ricerca
del bene comune, della salvaguardia e del rispetto della natura”. I problemi ecologici,
secondo il segretario della CEI, “riguardano la natura e il cosmo, ma sono sempre
problemi dell’uomo e del modo con cui egli vive nella società. Il problema dunque
non è quello di tutelare l’habitat degli esseri viventi (ecologia fisica), ma quello
di rendere più dignitosa l’esistenza di tutte le creature, prima fra tutte l’uomo
(ecologia umana)”. In questo senso, “l’acuirsi delle disuguaglianze tra ricchi e poveri,
l’approfondirsi del solco fra i popoli della fame e i popoli dell’opulenza, è – ha
affermato mons. Betori - una questione che riguarda direttamente la salvaguardia del
creato. Non solo perché rende più crudo il dramma della spirale di violenza tra intere
nazioni, ma anche perché esprime quella radice perversa latente in ogni situazione
di ingiustizia, il dominio dell’uomo sull’uomo: lo stesso dominio perpetrato sulla
natura e sul cosmo dentro tutte le forme della manipolazione consentita oggigiorno
dalla massiccia utilizzazione della tecnologia”. (A.L.)