2008-04-18 15:28:21

Bolivia: aperto il V Congresso missionario nazionale


Con grande entusiasmo e partecipazione, ha preso il via mercoledì, a Cochabamba, in Bolivia, il V Congresso missionario nazionale sul tema: “Bolivia con Cristo ascolta, impara, annuncia”. Vi partecipano circa 700 persone tra laici, giovani, religiosi e religiose, sacerdoti e seminaristi provenienti da tutto il Paese, oltre a numerosi vescovi. Nel constatare la presenza di una quantità importante di giovani a questo Congresso, l’Arcivescovo di Cochabamba, mons. Tito Solari Capellari, ha manifestato il desiderio che molti di loro “siano capaci di dire a Gesù: dono la mia vita al Signore per gli altri”. L’avvenimento centrale della cerimonia di inaugurazione – rende noto l’agenzia Fides - è stata la Santa Messa presieduta dal cardinale Julio Terrazas Sandoval, Arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra, concelebrata da numerosi vescovi e sacerdoti. Durante la sua omelia, il cardinale ha affermato: “se siamo cristiani, siamo missionari; e non c'è altro modo di fare il missionario se non siamo ben fondati, con chiarezza, su quella roccia della nostra fede che è Cristo Signore”. Secondo il porporato, “non portiamo un messaggio qualsiasi, portiamo il messaggio che ha portato Cristo a nome di suo Padre, affinché lo facciamo arrivare a tutti”. Un messaggio che dobbiamo fare nostro - ha continuato il cardinale - ed arricchirlo con tutto il dinamismo di Aparecida. “Durante questo avvenimento ci siamo messi all’ascolto della Parola, per sapere quello che il Signore vuole dai nostri popoli, ormai battezzati ma poco impegnati con le esigenze del battesimo”. Il Cardinale Terrazas ha sottolineato quindi l’importanza di “educarci alla pace” nella situazione attuale che vive il Paese. “Ma non possiamo parlare di cambiamenti, di trasformazioni, senza ripartire da Dio, da Dio che è amore, poiché è quell’amore l’unico che può cambiare l’esistenza umana; è quello – ha concluso il porporato - l’amore che dobbiamo annunciare, l’amore di cui dobbiamo metterci a servizio tra noi”. (A.L.)







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