2008-04-16 15:14:39

Messico: la Chiesa riafferma il suo sì alla vita


Nel contesto delle celebrazioni giubilari dell’Arcidiocesi di Acapulco, che sta per compiere i 50 anni della sua erezione, il Seminario del Buon Pastore, ha organizzato un Congresso di Bioetica sul tema “L’eutanasia e l’aborto: sfide in Messico”. All’iniziativa hanno preso parte alcuni specialisti della materia. Il Congresso, riferisce l'Agenzia Fides, è stato celebrato nell’imminenza del verdetto della Suprema Corte di Giustizia della Nazione sul giudizio di incostituzionalità avanzato dalla Commissione Nazionale dei Diritti umani e dalla Procura Generale della Repubblica, a seguito dell’approvazione dell’interruzione legale della gravidanza nel Distretto Federale. Davanti alla cultura della morte, “la Chiesa vuole continuare ad insistere nel suo sì alla vita, che proviene dal messaggio del Vangelo di Gesù Cristo e che non può essere negoziabile né prescindibile” si legge nel comunicato dell’Arcidiocesi di Acapulco. “Il sì alla vita lo intendiamo in una maniera integrale, cioè, dal concepimento fino alla morte naturale, dato che la vita è un dono del Creatore”, cosa che include necessariamente l’attenzione a tutte le situazioni nelle quali la vita si vede minacciata, quali ad esempio “le grandi minacce presenti nei nostri Paesi legate alla denutrizione, alla disoccupazione, ai salari da fame, alle assuefazioni, alla violenza, al crimine organizzato”. Attenzione anche a tutte quelle circostanze “che incidono sul deterioramento della vita e della dignità delle persone, soprattutto di chi vive in situazioni di alta vulnerabilità come coloro che non sono ancora nati, gli anziani, gli indigenti, i malati, le donne ed i bambini” continua il comunicato. L’Arcidiocesi considera inoltre che “il diritto alla vita è un diritto naturale, riconosciuto dalla sana ragione”, è dunque “un tema di diritti umani, il primo e fondamento di tutti gli altri. Da questa prospettiva razionale la Chiesa vede e difende il diritto alla vita, che non può né deve essere intaccato da legislazioni che la minacciano o l’annientano”. Per questo la Chiesa lancia un appello ad approvare legislazioni che promuovano e difendano la vita. L’Arcivescovo di Acapulco, Mons. Felipe Aguirre Franco, durante il Congresso ha affermato che l’aborto degrada la società. “Noi sacerdoti conosciamo il dramma di chi si sente responsabile di un aborto. Il dolore di avere ucciso il proprio figlio si porta sempre nella coscienza” ha detto l’Arcivescovo, che allo stesso tempo ha ricordato che abortire significa uccidere, un crimine condannato dalla legge di Dio e dalla Costituzione del Messico, ma “con leggi permissive, sono migliaia i bambini assassinati negli ospedali da una mentalità edonista dei partiti che cercano di mascherare la cura della salute riproduttiva”. (R.P.)







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