Italia: le amministrative confermano la vittoria del Pdl
Dal voto amministrativo arrivano molte conferme a quello politico nazionale, che
ha visto la netta affermazione del Popolo della Libertà. Il centrodestra infatti si
conferma in Sicilia e conquista il Friuli Venezia Giulia e costringe al ballottaggio
il centrosinistra nel comune e nella provincia di Roma. Sostanziale pareggio invece
nel voto degli italiani all’estero. Intanto Berlusconi indica le priorità del suo
prossimo Governo. Il servizio di Giampiero Guadagni: Popolo
della Libertà e Partito Democratico si dividono dunque il voto degli italiani all’estero.
Il Pdl ottiene tre seggi al Senato e quattro alla Camera. Il Pd due al Senato e sei
alla Camera. Nel prossimo parlamento dunque il Pdl avrà 344 deputati e 174 senatori;
il Pd 246 deputati e 132 senatori. C’è poi l’Udc con 36 deputati e 3 senatori. Insomma
un parlamento fortemente bipolare, con la scomparsa della sinistra, dei socialisti
e della destra. Nel voto locale le alleanze sono state di diversa natura, ma la tendenza
appare sostanzialmente confermata. Il Pdl, dopo la conferma in Sicilia, conquista
anche il Friuli Venezia Giulia, dove a perdere è l’ex Governatore Illy. Dura sconfitta
per il Pd anche a Brescia, governata da dieci anni dai Ds, dove passa al primo turno
il candidato sindaco di Pdl e Lega. Un’altra sorpresa arriva dalle provinciali a Massa
Carrara: il presidente uscente, Angeli del Pd, è in testa ma di poco e dovrà vedersela
al ballottaggio con Sandro Bondi, scelto dal Pdl per insidiare una storica roccaforte
della sinistra. Il centrosinistra vince subito a Benevento e Vibo Valentia. Ballottaggi
negli altri principali comuni e province. Compresa Roma, la sfida politicamente più
attesa e significativa. Il centrosinistra non è riuscito a vincere al primo turno
né con Rutelli per il Campidoglio né con Zingaretti per la provincia. E il ballottaggio
del 27 e 28 aprile con Alemanno e Antoniozzi si presenta incerto. A decidere saranno
gli apparentamenti. E Berlusconi si rivolge agli elettori di Udc e Destra perché appoggino
i candidati del Pdl. Il futuro premier ha ieri indicato le priorità del suo governo:
la soluzione dell’emergenza rifiuti e della vicenda Alitalia. E ha annunciato i primi
provvedimenti: abolizione dell’ICI e bonus di mille euro per i nuovi nati. Apertura
al confronto con l’opposizione sulle riforme istituzionali, chiusura invece sulla
possibilità di rinunciare alla presidenza di una delle due Camere. Una decisione criticata
dal leader Pd, Veltroni. Che da parte sua annuncia la formazione di un governo ombra.